L'ANALISI
22 Giugno 2025 - 05:20
Il municipio di Crema
CREMA - Le dimissioni di Roberta Polledri da dirigente dell’area Servizi finanziari del Comune, ufficialmente per motivi personali, cinque mesi dopo aver assunto l’incarico a tempo determinato (fino alla scadenza del mandato amministrativo), hanno fatto saltare la mosca al naso alle minoranze in consiglio comunale. Giovanni De Grazia, capogruppo di Fratelli d’Italia dice: «Il fatto è molto grave, altrettanto esserne venuti a conoscenza tramite la stampa. Il sindaco e l’assessore al Bilancio Giuseppe Bellandi avrebbero dovuto informarci. Ci aspettiamo che Bellandi relazioni i capigruppo».
A finire sulla graticola è anche lo stesso titolare del Bilancio: «Ha contezza dello stato degli uffici di sua competenza ed è in grado di svolgere il suo mandato? O forse è meglio che faccia un passo indietro, dando le dimissioni e ritorni al suo posto la vicesindaca Cinzia Fontana, rimpianta da molti».
Simone Beretta di Noi Moderati, è il meno... moderato nei commenti: «Non entro nel merito delle motivazioni. Di norma, se una persona è elegante, trova sempre il modo di non mettere in difficoltà nessuno quando se ne va. Io però mi sono sempre chiesto se quando ha accettato l’incarico avesse idea della mole di lavoro che la aspettava in una struttura che non ha quadri e nemmeno funzionari con deleghe. Mi sono sempre chiesto come avrebbe potuto reggere il passaggio da un Comune come San Colombano a Crema, che ha un bilancio superiore a 30 milioni, con scadenze in corso d’anno e frequenti variazioni di bilancio. Ancora prima di lei, però, le responsabilità sono del sindaco Fabio Bergamaschi, che l’ha scelta. Dovrebbe dedicarsi meno al taglio dei nastri e di più alla struttura comunale, che fa acqua da tutte le parti. Invece di correggere la struttura, ha ritenuto di modificare la giunta che lui aveva reputato sbagliata. Il salto di qualità annunciato non si è visto. L’attuale assessore al Bilancio sarà sicuramente un bravo commercialista e una bravissima persona, ma siamo in tanti a rimpiangere il suo predecessore e il precedente ragioniere capo».
Beretta avanza qualche dubbio: «Forse che nella strategia del sindaco ci sia l’esternalizzazione della ragioneria, a costi superiori agli attuali? Io ho sperato che non fosse la Polledri a dimettersi, ma che il sindaco riflettesse se non fosse il caso di lasciare ad altri il governo della città. Ogni volta che va in Regione torna con qualche idea nuova estemporanea e mai valutata nel dettaglio in termini di costi e benefici. Dopo 13 anni che il centrosinistra amministra., ci sono sempre più difficoltà per chi deve rapportarsi con la struttura comunale».
Secondo Andrea Bergamaschini della Lega «la dirigente dei Servizi finanziari che lascia dopo nemmeno sei mesi è l’ennesimo segnale di una macchina amministrativa in affanno. Si tratta di una figura chiave, che gestisce uno dei settori più delicati dell’intero ente. Purtroppo non è un caso isolato. Negli ultimi mesi abbiamo assistito a un turnover costante tra dirigenti e figure strategiche, con incarichi che durano pochi mesi e continui cambi di rotta. Tutto questo crea instabilità, rallenta il lavoro degli uffici, mette sotto pressione i servizi e, soprattutto, danneggia i cittadini. Non si può continuare a improvvisare. Serve una direzione chiara, coerente e soprattutto competente. La gestione delle finanze pubbliche richiede continuità e preparazione, non soluzioni tampone prese in emergenza. Mentre aumentano le figure politiche e i capi di gabinetto, le aree tecniche si svuotano. E quando i professionisti decidono di lasciare così presto, è lecito chiedersi: che clima c’è dentro il Comune? I cittadini hanno diritto a sapere. Hanno diritto a un Comune che funziona, che programma, che rispetta i suoi professionisti e chi lavora ogni giorno per far girare la macchina pubblica».
Per Ilaria Chiodo, della civica Borghetti sindaco, «ancora una volta l’amministrazione è in difficoltà e queste dimissioni sono un forte campanello d’allarme. Ci sono fasce della cittadinanza fragili e bisognose abbandonate a causa della lentezza e dell’inefficienza della nostra amministrazione e della mancanza di una consapevole pianificazione finanziaria. La giunta non riesce a fornire loro risposte concrete».
Infine, Laura Zanibelli di Forza Italia: «Il sindaco spieghi senza nascondersi dietro le scelte personali, ma illustrando come abbia cercato di motivarla e trattenerla. Perdiamo di nuovo una guida, peraltro con uffici sempre più in difficoltà, non certo per i vecchi blocchi alle assunzioni, ma per la disattenzione alle stesse e ad un piano di ricambio adeguato. Questa amministrazione in pochi anni ha subito ricambi in giunta e perdite tra i consiglieri, ma neanche con un capo di gabinetto riesce a tenere le fila. Non è così che si amministra e non è con i tagli ai nastri che si nascondono i propri errori alle persone».
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