L'ANALISI
LA NOSTRA SALUTE
19 Giugno 2025 - 08:56
CREMONA - Nel 2024 sono nati solo 370mila bambini in Italia, 10mila in meno rispetto all’anno precedente. Un dato che segna il nuovo minimo storico per la natalità nel nostro Paese. Di fronte a questo crollo, la Società Italiana di Andrologia (SIA) propone un cambio radicale di prospettiva: non solo prevenire l’infertilità, ma preservare la fertilità maschile quando si è ancora giovani e sani.
«Il tempo è nemico della fertilità maschile» spiega il professor Alessandro Palmieri, presidente della SIA. «Dopo i 34 anni aumentano i danni al DNA spermatico, con effetti negativi sulla possibilità di concepire e sulla salute dei figli. Per questo oggi non è più sufficiente affidarsi solo alla prevenzione: bisogna agire prima, con strumenti come la crioconservazione del seme».
Una scelta ancora poco diffusa in Italia, ma che potrebbe diventare un’opzione concreta per tutti. Il congelamento degli spermatozoi permette di salvaguardare nel tempo campioni di seme di alta qualità, pronti per essere usati in futuro tramite tecniche di procreazione medicalmente assistita come la FIVET o l’ICSI.
Il processo è sicuro e semplice, ma oggi è disponibile solo in alcune strutture pubbliche o in centri privati a pagamento. Da qui la proposta della SIA: creare una banca nazionale del seme e inserire la crioconservazione nei servizi erogati dal SSN. «È un investimento sul futuro riproduttivo degli uomini – conclude Palmieri – e su quello demografico dell’intero Paese».
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