L'ANALISI
08 Giugno 2025 - 09:22
GRONTARDO - Più di quattrocento chilometri da Pavia a Venezia, tra Ticino e Po, per l’appuntamento più affascinante della motonautica italiana. Si è conclusa in modo molto positivo l’esperienza di Matteo Bodini e del suo team, Antonio Antonioli e Timothi Faccin, al Raid Pavia-Venezia. «La nostra è stata una sfida e soprattutto una grande esperienza – spiega lo stesso Bodini – navigando su un fiume che vedevamo solo dai ponti autostradali e che adesso guardiamo con altri occhi. Un viaggio attraverso tre regioni tra velocità e ripartenze».
Una bella traversata non senza difficoltà. «Il nostro obiettivo, dichiarato dall'inizio, era di arrivare a fine gara e ci siamo riusciti. E questo è certamente un aspetto molto positivo. Diciamo che questa gara non è una passeggiata, dietro a quello che può sembrare facile ci sono pericoli che ti travolgono all'improvviso e ti mettono fuori dai giochi, circa 25 imbarcazioni non sono riuscite a completare la gara. Noi siamo partiti con un passo gara adatto alla nostra capacità e con un pizzico di fortuna siamo arrivati alla fine, completando la gara al 52° posto in 4h 38 minuti e centrando il 6° posto di classe su 10”. L'intenzione ora è di riprovare anche il prossimo anno magari con un'imbarcazione più performante così da migliorarci e conoscere sempre di più il nostro grande fiume».
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