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Hip-hop e danze al ‘Cambo’ per colorare i palazzoni

Al campetto rosso un pomeriggio di socialità animato da ragazze e ragazzi del quartiere

Francesco Gottardi

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fgottardi@cremonaonline.it

05 Giugno 2025 - 20:21

Hip-hop e danze al ‘Cambo’ per colorare i palazzoni

CREMONA - «Non c’è niente di più bello dell’hip hop per animare il quartiere». Ragazze e ragazzi di tutte le età, di tutte le comunità del Cambonino si sono dati appuntamento oggi al campetto rosso di via Panfilo Nuvolone per un pomeriggio all’insegna di cultura di strada, musica e socialità. Un’occasione di protagonismo attivo per tanti giovani del quartiere.


L’evento segna la conclusione di un laboratorio che per oltre due mesi ha animato, una volta a settimana, piazze e spazi pubblici del Cambonino. L’iniziativa ha coinvolto ragazze e ragazzi con una delle poche attività ricreative offerte nella zona periferica della città, da anni desertificata dal vicino centro commerciale e da una fama che troppo spesso pregiudiziale nei confronti della realtà sociale di quel pezzo di città. Una zona sulla quale amministrazione e associazioni hanno deciso di riaccendere i riflettori dell’educazione e della cultura, attraverso il progetto animato dall’educativa territoriale di strada.

Capofila nel progetto sono le cooperative Cosper e Nazareth: «Il pomeriggio – spiega l’educatore Stefano Feraboli di Nazareth – si inserisce nella scia di una tradizione di eventi dell’educativa al Cambonino. A ottobre dello scorso anno avevamo avuto un evento analogo che, come oggi, aveva prodotto un’ottima risposta nei ragazzi, coinvolgendoli attivamente in un’attività di interesse, curiosa e altrimenti difficilmente avvicinabile».

Oltre ai concerti, che dalle 16 hanno fatto risuonare la musica dei djs e i versi dei rapper tra i ‘palazzoni’ di via Panfilo Nuvolone, nel pomeriggio si sono esibiti i partecipanti al laboratorio di danza hip-hop con un momento di ballo e alcuni graffitari che hanno rinfrescato i muri del campetto con nuovi, vivaci e coloratissimi ‘pezzi’. «È un’occasione – prosegue Feraboli – per dare colore al quartiere in tutti i sensi: con nuovi murales e con l’energia di un vero e proprio concerto».

D’altronde lo scopo dell’educativa di strada è proprio questo: «Dare la possibilità ai ragazzi e alle ragazze, che in questo caso sono state le protagoniste assolute, di essere protagonisti in positivo. Una sorta di festa di inizio estate va a chiudere un percorso che ha coinvolto molti adolescenti e bambini Dare una possibilità di essere protagonisti a questi ragazzi». Un nodo fondamentale di quella rete di associazioni, enti e cittadini che può animare le periferie della città, creando possibilità di partecipazione e sano protagonismo.

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