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VIADANA

Progetto d’inclusione: a lezione di Braille

Settanta bimbi del Vanoni coinvolti nell’iniziativa con la scrittura dei non vedenti

Nicola Barili

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redazione@laprovinciacr.it

04 Giugno 2025 - 09:20

Progetto d’inclusione: a lezione di Braille

VIADANA - Alunni a 'lezione' di braille, il metodo di scrittura utilizzato dai non vedenti, alla scuola elementare dell’Istituto comprensivo Vanoni, dove si è da poco concluso il progetto Kairos Abilian promosso dal Lions Club Viadana Oglio Po della referente Marina Malacarne.

«Si tratta di un'iniziativa a livello nazionale che si prefigge di riuscire a migliorare l’integrazione scolastica e, quindi, anche sociale delle persone che per inconsapevolezza, timori e pregiudizi, troppo spesso consideriamo 'diverse' da noi presunti normodotati», spiegano dal Lions.

«Il progetto Kairos Abilian punta a sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti delle diversità superando pregiudizi e diffidenze per arrivare ad accettare la diversità e considerarla come un punto di forza, maturando così un atteggiamento di solidarietà e rendendosi disponibili verso le persone non normodotate».

Alla scuola elementare Vanoni l'iniziativa ha coinvolto circa 70 alunni delle seconde classi delle sezioni A, B, C, D, sotto la regia delle insegnanti Marcella Petrati, Veronica Merico, Marta Castagna, Cesarina Pezzali, Patrizia Civa, Stefania De Marco, coadiuvate da Giovanna Casu, collaboratrice della dirigente scolastica.

I bambini hanno iniziato leggendo insieme la storia di un panda molto speciale che va alla ricerca di Abilian, un luogo in cui tutti gli animali sono accettati e si rispettano. Durante il tragitto il panda incontra tanti amici che con le loro differenti caratteristiche lo aiutano a raggiungere la sua destinazione.

Dopo aver realizzato parecchi disegni ispirati alla storia letta, gli alunni hanno creato un libricino con illustrazioni e testi che hanno riassunto le parti più importanti dei racconti letti.

Ultima tappa, si sono cimentati a leggere il messaggio nascosto nella storia usando solo il tatto, dopo hanno provato a leggere l’alfabeto braille e quindi e a scriverlo usando un apposito strumento.

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