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INDUSTRIA ALIMENTARE. L'INTESA

Rinnovato il contratto: aumenti salariali e più tutele per i lavoratori. A Cremona 1.800 addetti

Siglato l’accordo 2024-2028 tra sindacati e Unionalimentari Confapi. Previsti 280 euro di aumento mensile, più ore di permesso retribuito, misure contro la precarietà e nuovi diritti per genitori e vittime di violenza

La Provincia Redazione

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29 Maggio 2025 - 17:37

Rinnovato il contratto: aumenti salariali e più tutele per i lavoratori. A Cremona 1.800 addetti

CREMONA - È stato rinnovato il contratto nazionale della piccola e media industria alimentare 2024-2028. Lo rendono noto i sindacati - Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Unionalimentari Confapi - che, dopo una lunga trattativa, hanno raggiunto un accordo sul quale esprimono piena soddisfazione per i risultati conseguiti. In particolare, in materia di stipendi, conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro e contrasto alla precarietà.

Il nuovo accordo prevede per la parte economica un incremento a regime di 280 euro mensili. Per il fondo di previdenza complementare Fondapi il contributo a carico delle aziende arriva all’ 1,5%.

Importanti i risultati anche sulla riduzione dell’orario di lavoro con un progressivo aumento delle ore di Rol per i lavoratori e le lavoratrici del comparto. C’è l’impegno, inoltre, a definire future intese a livello aziendale con le Rsu, per ulteriori riduzioni dell’orario in caso di investimenti tecnologici che potrebbero impattare su produttività e occupazione.

Vengono aggiornati e migliorati gli articoli che disciplinano il governo del mercato del lavoro con maggiore contrasto alla precarietà attraverso il dimezzamento della percentuale complessiva, che passa dal 50% al 25% dei contratti a termine, in somministrazione e in staff leasing.

Per i congedi parentali sono aumentate le ore retribuite per l’inserimento al nido e alla scuola dell’infanzia e per l’accudimento dei genitori anziani, nonché, sono state individuate soluzioni per le donne vittima di violenza.

Ciro Di Lena, segretario Fai Cisl Asse del Po, dichiara: “L’accordo raggiunto rappresenta un traguardo importante sia per l’incremento economico che per le conquiste ottenute sul piano normativo per valorizzare il lavoro stabile e ben qualificato. È stata una trattativa dura, ma grazie al confronto costruttivo siamo riusciti a trovare soluzioni condivise. La partecipazione dei delegati alla contrattazione è stata fondamentale”.

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