Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

IL CASO

Lo strappo di San Giovanni in Croce: vuole lasciare Dedalo

La scelta dell’amministrazione è indirizzata al Comprensivo Sacchi di Piadena

Pierluigi Cremona

Email:

pierluigi.cremona@virgilio.it

29 Maggio 2025 - 05:20

Lo strappo di San Giovanni in Croce: vuole lasciare Dedalo

SAN GIOVANNI IN CROCE - Dopo più di 20 anni potrebbe essere ai ‘titoli di coda’ la permanenza delle scuole di San Giovanni (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) all’interno dell’Istituto Comprensivo Dedalo 2000 di Gussola per passare all’Istituto Comprensivo Sacchi di Piadena.

La scelta dell’amministrazione è stata comunicata alla dirigente Paola Premi e alla Provincia di Cremona nelle scorse settimane, ma ancora non c’è nulla di ufficiale. «Al momento non ho niente di ufficiale da dichiarare – ha commentato il sindaco di San Giovanni Pierguido Asinari – anche perché non ho ancora scritto agli altri sindaci di Dedalo 2000».

La scelta, se andrà in porto, sarà operativa dal settembre 2026, quindi per l’anno scolastico 2026/2027.
Dispiaciuta di quanto sta accadendo Premi che dichiara: «È un peccato quello che si sta verificando, anche perché alla primaria di San Giovanni c’è la scuola senza zaino mentre a Piadena no, quindi gli alunni si troveranno a cambiare metodo di studio e apprendimento durante il loro percorso scolastico. Penso anche alle risorse investite nei corsi di formazioni per i docenti della primaria sul metodo senza zaino. Personalmente è la prima volta che mi capita che un ente locale cambi comprensivo, quindi anche la parte relativa a chi rimangono i beni come banchi, lim e altro materiale che si trovano all’interno delle scuole di San Giovanni dovrà essere verificata con precisione. L’addio di San Giovanni a Dedalo potrebbe anche mettere in crisi, in un futuro, l’autonomia scolastica visto che il limite è di 600 alunni e così ne rimarrebbero meno di 690».

trio

Piuttosto amareggiato il sindaco di Gussola Stefano Belli Franzini. «L’addio a Dedalo da parte di San Giovanni non ci è stato minimamente motivato, quindi io e gli altri sindaci coinvolti attendiamo le motivazioni precise. Si parla tanto di area omogenea casalasca e poi si prendono decisioni che non fanno bene al territorio. Numericamente si va a mettere al sicuro il Sacchi ma si creeranno difficoltà al Dedalo. Anche i percorsi didattici sono differenti. Se c’erano delle divergenze sarebbe stato opportuno sedersi attorno ad un tavolo e provare a ripianarle».

Dal punto di vista burocratico sia le istituzioni scolastiche sia i Comuni coinvolti, (di Dedalo 2000 e del Sacchi), saranno chiamati ad esprimersi con un parere obbligatorio ma non vincolante. Il dirigente della Provincia Mattia Guastaldi in una lettera ha inoltre spiegato che «la richiesta del Comune di San Giovanni deve essere adottata in seguito ad un ampio, trasparente ed efficace sistema di concertazione con tutti i soggetti interessati».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • cordamolle

    29 Maggio 2025 - 16:54

    Il sindaco Asinari non parla e glissa? Tipico della trasparenza dell’amministrazione di San Giovanni

    Report

    Rispondi