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Italia-Cuba. «Aiutiamo il doc». Iniziativa per la figlia malata

Raccolta fondi per Melody, ricoverata al Gaslini di Genova per leucemia. L’iniziativa è un segno di riconoscenza verso chi, durante il lockdown, fu simbolo di speranza per un’intera città

La Provincia Redazione

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25 Maggio 2025 - 16:44

Un aiuto per Melody, la figlia del medico cubano che salvò Crema

Il saluto ai medici cubani della brigata Henry Rèeve in piazza (foto d'archivio)

CREMA - Dare un aiuto concreto a Melody, figlia del dottor Yunier Ramos Otano, uno dei medici cubani della brigata Henry Rèeve che arrivarono in città durante il lockdown, per dare una mano all’ospedale Maggiore a rischio collasso per l’inarrestabile arrivo di pazienti colpiti dal Coronavirus. La bambina è ricoverata dal novembre scorso all’ospedale Gaslini di Genova per cure contro la leucemia linfoblastica.

La raccolta fondi si terrà il 7 giugno, in occasione della serata ‘Gratitudine senza confine: un omaggio alla brigata medica cubana’ che verrà organizzata a partire dalle 17.30 all’hotel Ponte di Rialto.

Tra i promotori Nilda Navarro dell’associazione ‘Destinazione Cuba’, Fausto Lazzari, segretario del circolo di amicizia Italia-Cuba di Crema, Paolo Marino, direttore del Ponte di Rialto, Ada Galano, coordinatrice nazionale dei cubani residenti in Italia e l’associazione culturale ‘Eventi Poiesis’. «Vogliamo finalizzare la nostra raccolta fondi e così sostenere la famiglia di Melody durante questo periodo difficile, contribuendo soprattutto alle spese alimentari a cui vanno incontro nella loro permanenza in Italia» sottolinea Lazzari.

La scelta dell’hotel di via Cadorna come location non è casuale. Nel 2020, in una Crema deserta e con tutti gli esercizi commerciali chiusi per il lockdown, fu proprio il Ponte di Rialto ad ospitare per due mesi la stragrande maggioranza dei medici e infermieri cubani. Si era creato un rapporto di fiducia e gratitudine con il personale, così come con tutti i cremaschi che guardavano con speranza a quell’aiuto inatteso e insperato, la una luce in fondo ad un tunnel nerissimo, che per settimane aveva lasciato nell’angoscia la città e tutto il territorio, così come il resto della Lombardia e dell’Italia.

Ogni giorno si contavano i morti e senza l’ospedale da campo allestito dall’esercito e l’aiuto del personale sanitario militare e cubano, l’ospedale Maggiore sarebbe finito sott’acqua. La grande festa d’addio in piazza Duomo, alla fine dell’emergenza sanitaria, fu la testimonianza della sincera gratitudine di centinaia di cremaschi per la brigata Rèeve.

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Commenti all'articolo

  • 1074roma

    26 Maggio 2025 - 07:58

    Bravi e complimenti, bellissima iniziativa, un grande Augurio a Melody e per una pronta ripresa. Giustissimo venire incontro alla loro famiglia per ospitarli.

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