L'ANALISI
25 Maggio 2025 - 05:20
Le Colonie Padane
CREMONA - Una densità di beni vincolati impressionante accende una luce sul patrimonio architettonico della città: un bene ‘tutelato’ ogni quadrato della città con circa 200 metri (circa 48mila metri quadrati) su un’area di 70 chilometri quadrati consacrano Cremona come un vero e proprio scrigno di tesori.
A certificare questi dati è ‘Vincoli in Rete’, il progetto realizzato dall’Istituto superiore per la conservazione e il restauro (I.S.C.R.) nell’ambito del piano eGov 2012 del ministero per la pubblica amministrazione e l’innovazione.
Dalle chiese alle caserme, dai complessi di edilizia popolare fino ai palazzi nobiliari, passando per ex aree industriali e lo stadio Zini, il patrimonio tutelato dalla soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova è veramente variegato. Con 307 beni sottoposti a vincolo in un’area relativamente circoscritta, Cremona conferma la sua ricchezza artistica e architettonica.
Dal Duomo al Torrazzo, dai palazzi storici alle chiese minori, fino alle aree archeologiche meno conosciute, il territorio cremonese è un vero e proprio mosaico di beni culturali protetti. Ma fino a oggi, accedere alle informazioni su vincoli e tutela richiedeva lunghe procedure burocratiche. Con ‘Vincoli in Rete’, invece, i dati sono finalmente consultabili in modo semplice e integrato, attingendo ai principali archivi del ministero della Cultura (MiC). Il progetto permette di incrociare i dati provenienti da diverse banche dati ministeriali.
Un bene tutelato ogni 200 metri, il capoluogo primeggia in Provincia contro i 314 metri che separano un patrimonio artistico dall’altro a Crema (dove i siti sono 108) o i 900 metri di Casalmaggiore, dove i beni tutelati sono 66.
Rispetto alle province vicine però Cremona continua ad avere qualcosa da invidiare: A Pavia i beni tutelati sono uno ogni 118 metri, a Brescia sono uno ogni 85 metri. Più affine al capoluogo del Torrazzo è la vicina Mantova, con una densità di un bene tutelato ogni 200 metri, seppur con una minore superficie (63 chilometri quadrati per Mantova e 70 per Cremona).
‘Vincoli in Rete’ rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione della cultura, semplificando l’accesso a informazioni spesso disperse tra archivi cartacei e sistemi non comunicanti. Per Cremona, città ricca di storia ma anche dinamica e proiettata verso il futuro, potrebbe essere l’occasione per coniugare tutela e sviluppo, garantendo che il suo straordinario patrimonio sia protetto, ma anche vissuto.
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