L'ANALISI
"ALIENI" IN PROVINCIA
23 Maggio 2025 - 12:37
SONCINO – Creavano abbastanza problemi già infestando l'Oglio. Poi, a sorpresa, sono comparsi nelle rogge. E, sì, già davano un certo fastidio, per usare un eufemismo, per via dei danni che causano all'ecosistema essendo una specie alloctona. Adesso la situazione pare sfuggita di mano a livelli tragicomici, coi gamberi rossi della Louisiana che 'passeggiano' nel centro storico del borgo medievale. E sembrano anche avere buon gusto in materia di gite turistiche, visto che i due avvistamenti più recenti riguardano la Passeggiata del Naviglio (zona ex sede della banda), dove è stato trovato e fotografato da un residente un esemplare vivo, e il cantiere del Polo Scolastico, dove è stata trovata una carcassa.
Al di là della scena surreale e della facile ironia, comunque, benché per ora si tratti di una serie di episodi sporadici e isolati, l'allerta deve rimanere alta. Il Procambarus clarkii, comunemente noto come gambero rosso della Louisiana o gambero killer, è una specie invasiva originaria degli Stati Uniti meridionali che si è rapidamente diffusa in Europa, Italia compresa, a partire dagli anni ’80. Importato inizialmente per scopi alimentari e di acquacoltura, ha trovato nei corsi d’acqua del nostro territorio un habitat perfetto per proliferare a scapito delle specie autoctone.
Il problema è tutt’altro che folkloristico. Questo crostaceo è infatti molto aggressivo, si riproduce rapidamente (fino a due covate l’anno con decine di uova per covata) e si adatta a condizioni ambientali estremamente variabili. Scava tane profonde lungo gli argini, provocando erosione e cedimenti strutturali, danneggia le coltivazioni allagate e si nutre di tutto: insetti acquatici, uova di anfibi, piccoli pesci, piante acquatiche. In pratica, alterando drasticamente gli equilibri ecologici, mette a rischio la biodiversità locale.
A farne le spese sono soprattutto i gamberi di fiume autoctoni, come l’Austropotamobius pallipes, già decimato dalla peste del gambero (una malattia fungina che il gambero rosso può portare senza subirne gli effetti), ma anche numerose altre specie di anfibi, rettili e uccelli che dipendono dagli ecosistemi d'acqua dolce. Le segnalazioni recenti nel centro di Soncino, seppur episodiche, sono il segnale evidente di una diffusione in atto che non si può più ignorare. Il rischio è che la specie colonizzi in modo stabile anche ambienti urbani o semiurbani, rendendo ancora più difficile la sua eradicazione.
Per questo è importante monitorare costantemente gli avvistamenti e segnalare ogni esemplare alle autorità competenti, come il Parco Oglio Nord o la Polizia Provinciale. L'eventuale contenimento passa anche dalla consapevolezza e dalla collaborazione dei cittadini. Nel frattempo, i gamberi sembrano godersi la loro 'villeggiatura' lungo il Naviglio. Ma la realtà è che qui, più che un souvenir, si rischia di ritrovarsi con un problema ambientale serio.
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