L'ANALISI
21 Maggio 2025 - 08:36
CREMONA - Martedì sera, a Cascina Moreni, alla presenza delle autorità si è tenuta la conviviale del Lions Club Cremona Europea con la consegna del ‘Premio Sicurezza e Libertà 2025’, settima edizione, dedicata «alle donne e agli uomini delle nostre forze dell’ordine come riconoscimento alla loro determinazione, capacità e professionalità e che si sono particolarmente distinti nello svolgimento del loro lavoro quotidiano», ha detto il presidente del club, Emanuele Fazzi.
«Sicurezza e Libertà sono pilastri su cui poggia ogni società civile e democratica. Libertà e Sicurezza devono però trovare un equilibrio, la loro convivenza conferisce benessere e pace sociale e l’una, la sicurezza, è il presupposto dell’altra, la libertà», ha evidenziato il socio Carmine Scotti che, insieme al presidente Fazzi, ha ringraziato «le Forze dell’ordine che con il presidio del territorio, con l’attività silente di intelligence e di monitoraggio preventivo, nonché di risposta operativa, ci permettono di vivere con maggiore tranquillità e sicurezza per il fatto di essere, pur con penuria di organici, mezzi e risorse, primo e concreto baluardo per la libertà degli individui e garanzia di sicurezza contro ogni offensiva». Come ha sottolineato il presidente Fazzi, «la sicurezza non è un lusso, ma un fondamento su cui costruire una società libera».
Giovanni Longobardi, agente della Polizia di Stato
«Il 20 dicembre 2024, unitamente ad una collega (l’agente Lucrezia Maggadino), l’agente della Polizia di Stato Longobardi Giovanni si trovava impegnato nel consueto servizio di Squadra Volante per le ordinarie operazioni di controllo del territorio. Nel corso del pattugliamento ordinario nelle vie cittadine, gli agenti erano attirati dall’allarme di un passante, che richiamava la loro attenzione su un uomo steso a terra privo di sensi. Attesa l’assenza di battito cardiaco nell’uomo, gli agenti contattavano immediatamente la Sala Operativa per richiedere l’intervento dei soccorsi. Nel frattempo, uno degli operatori iniziava a praticare il massaggio cardiaco, mentre il collega preparava l’uso del defibrillatore in dotazione sulla pattuglia. Constatando che le sole manovre di compressione toracica non erano sufficienti a ripristinare il battito, i poliziotti utilizzavano il defibrillatore per somministrare una scarica elettrica. Con perseveranza, gli agenti continuavano per oltre cinque minuti ad effettuare il massaggio cardiaco, riuscendo a far rinvenire l’uomo che, una volta ripresi i sensi, era posto in posizione di sicurezza. Al termine dell’intervento, l’uomo era affidato alle cure dei sanitari del pronto soccorso e trasportato in codice giallo per ulteriori accertamenti. Secondo quanto rilevato dai medici sul posto, il celere e impeccabile intervento degli agenti della Questura è stato vitale per la sopravvivenza dell’uomo, che senza il loro supporto non avrebbe resistito fino all’arrivo del personale medico».
Carlo Selvaggi, luogotenente carica speciale
«Luogotenente Carica Speciale dell’Arma dei Carabinieri, quale comandante della Stazione dei Carabinieri di Crema (CR) dall’anno 2016, ha saputo costruire un legame solido con il territorio, distinguendosi particolarmente per la professionalità, la motivazione e la disponibilità costantemente messi al servizio di quella comunità, che in lui riconosce un insostituibile ed unanimemente apprezzato punto di riferimento, capace di assicurare, anche libero dal servizio, concreta vicinanza al cittadino, capacità di ascolto e rassicurazione sociale, in piena aderenza ai valori fondanti l’Istituzione ed alla cifra distintiva del proprio operato tra le genti».
Gennaro Simeoli, maresciallo ordinario della Guardia di Finanza di Cremona
«Ispettore in forza ad una sezione operativa Volante di un Gruppo, evidenziando ottime capacità professionali e notevole acume investigativo, forniva determinante contributo personale nell’esecuzione - quale capo pattuglia - di una complessa indagine di polizia giudiziaria ed economico-finanziaria che permetteva di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio, all’intestazione fittizia ed alla perpetrazione di reati tributari, accertando operazioni di riciclaggio internazionale per 3 milioni di euro nonché di auto-riciclaggio attraverso la fittizia intestazione di una società di capitali e il reinvestimento nel mercato immobiliare di capitali illeciti per 2 milioni di euro. L’attività di servizio si concludeva con l’esecuzione di 12 misure cautelari personali (4 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 5 provvedimenti interdittivi all’esercizio di attività imprenditoriale) ed il deferimento a piede libero di altri 23 responsabili, nonché con il sequestro di 5.149.640 euro in contanti, 14 rapporti finanziari, 20 immobili, 18 autoveicoli, 1 imbarcazione, gioielli in oro e pietre preziose, per un valore complessivo di 8.000.347 euro, oltre all’applicazione della normativa in materia di responsabilità degli Enti ai sensi del D.Lgs 231/2001».
Andrea Foggetti, ispettore Antincendio dei Vigili del Fuoco
«Si è distinto per aver operato per “il bene e la crescita della nostra amministrazione” mettendo a fattor comune la capacità di cogliere l’innovazione tecnologica relativa all’impiego dei nuovi vettori energetici e allo sviluppo delle fonti di energie rinnovabili, con il connesso fabbisogno formativo di sicurezza sugli scenari operativi affrontati ogni giorno dai Vigili del Fuoco».
Vincenzo Martucci, ispettore capo della Polizia Penitenziaria
«Nel corso della sua carriera, e in particolar modo nell’ultimo anno, si è distinto per spiccate doti di responsabilità, professionalità, destrezza, diligenza, intuito, competenza e profonda passione per il servizio. Tali qualità hanno rappresentato un fattore determinante per il rinvenimento di numerosi quantitativi di sostanze stupefacenti e dispositivi telefonici non con sentiti all’interno dell’Istituto, contribuendo in modo concreto al ripristino dell’ordine e alla tutela della sicurezza dell’istituto. Durante le delicate operazioni di rinvenimento, ha saputo coordinare con attenzione e rigore tutte le fasi operative, dimostrando grande capacità gestionale e senso di leadership, garantendo l’efficacia degli interventi e il pieno rispetto delle procedure. Con profonda stima e riconoscenza, si esprime un sentito apprezzamento per il prezioso contributo».
Aldo Maffezzoni, sovrintendente scelto Polizia Locale della Provincia di Cremona
«Perché giunto alla quiescenza dopo 25 anni di servizio nella Polizia Provinciale di Cremona, ha rappresentato e rappresenta un importante punto di riferimento per il territorio, facendosi rispettare e riconoscere per professionalità e cura dell’ambiente e onorando il Corpo di appartenenza, che con passione ha fatto conoscere ai cittadini».
Alberto Guerrini, sovrintendente scelto della Polizia Locale di Cremona
«Per aver sviluppato negli anni capacità di interlocuzione creando relazioni significative e competenze comunicative che hanno permesso di ascoltare le esigenze delle persone anche in situazioni di fragilità: in una occasione particolare riusciva a rendere inoffensiva una persona alterata che aveva provocato disturbo e paura nel centro storico, azione che si inserisce in una più ampia capacità di gestione anche nei conflitti dimostrata negli anni di polizia di prossimità».
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