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Capitale della cultura: «In corsa nel 2029»

L’assessore Bona ha illustrato le intenzioni dell’amministrazione alle varie forze politiche

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

15 Maggio 2025 - 10:36

Capitale della cultura: «In corsa nel 2029»

L'assessore Rodolfo Bona

CREMONA - La determinazione c’è e così pure la volontà: Cremona concorrerà al riconoscimento di Capitale della cultura per l’anno 2029. La decisione e la progettualità sono state illustrate ieri, durante un in contro dell’Ufficio di Presidenza del Comune, dall’assessore alla Cultura Rodolfo Bona. La ‘macchina’ per rendere possibile la nomina, o almeno tentarci, si è avviata e c’è la volontà di lavorare insieme e in maniera coordinata.

«L’idea condivisa è quella di concorrere come città e come sistema Cremona — ha spiegato Bona —. Tutto ciò implica una serie di passaggi che sono necessari e fanno parte di una procedura complessa. La candidatura dovrà essere avanzata con una manifestazione di interesse nel luglio 2026, cui farà poi seguito il dossier della candidature che dovrà essere pronto entro il mese di settembre 2016. Abbiamo poco più di un anno per lavorarci».

Durante la riunione dei capigruppo si sono chieste chiarificazioni sul processo e sulle tempistiche che dovrebbero portare la città a concorrere all’importante riconoscimento: «Per questo è necessario che tutta la città lavori insieme e che si uniscano le forze — ha spiegato Bona —. In questa direzione ciò che si sta facendo è muoverci nell’ambito della cultura, dalla musica alla liuteria alla valorizzazione dei beni culturali e degli immobili con destinazione per il bene comune; sono tasselli importanti, che danno prospettiva e terreno fertile, su cui far sviluppare la possibilità di conseguire il riconoscimento di Capitale della Cultura per il 2029». Ciò che è emerso da questa prima riunione e una volontà comune di raggiungere l’obiettivo nella consapevolezza che esso passi per la valorizzazione delle unicità e della caratteristiche culturali della città ne sono fatti. Dato questo presupposto, ora tutte le forze della città, le istituzioni pubbliche e private, le fondazioni, ma anche il tessuto del terzo settore sono attori chiamati a compartecipare al medesimo obiettivo».

Liuteria, musica, ma anche i progetti Giovani in Centro, piuttosto che la valorizzazione dei beni culturali e artistici cittadini, il progetto di riqualificazioni dell’ex Fornace Frazzi sono tasselli dell’esistente, che comparteciperanno a raccontare la cultura a Cremona e a entrare in gara per diventarne Capitale nel segno dell’unione che fa la forza.

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