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Auto si ribalta nel canale, muore annegato a 59 anni

Dramma sulla provinciale 20: inutili i soccorsi, Cristiano Schiavini era già senza vita. Chiusa la strada per ore, indagini in corso per ricostruire la dinamica

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

13 Maggio 2025 - 12:21

Auto si ribalta nel canale, muore un uomo di 59 anni

ROMANENGO - L’ipotesi è che la morte sia sopraggiunta per annegamento, dopo il fuori strada che lo ha visto finire con l’auto in un canale irriguo a bordo carreggiata, lungo la provinciale 20, nel tratto che dal paese corre verso nord, portando verso la Melotta. L’incidente si è verificato stamattina alle 11, vittima Cristiano Schiavini 59enne operaio di Offanengo. Inutile ogni tentativo di rianimarlo, messo in atto dal medico del 118, arrivato dall’ospedale Maggiore di Crema, coadiuvato dai soccorritori del servizio di emergenza della Croce Rosa.

Sul posto anche i vigili del fuoco del distaccamento cittadino, che hanno aiutato il personale sanitario nell’estrarre dall’abitacolo il 59enne. Stando a quanto hanno ricostruito gli agenti della polizia stradale di Crema, intervenuti per i rilievi, la Opel Corsa guidata dall’offanenghese, proveniva dal paese. L’auto ha tirato dritto all’altezza di una curva, circa 1,5 chilometri prima dell’incrocio che immette sulla Melotta.

Impossibile, almeno per il momento, stabilire se il 59enne si sia distratto, oppure abbia avuto un malore. Sta di fatto che la Opel è uscita di strada e si è capottata nel canale irriguo che corre a fianco della stretta arteria, da poco oggetto di lavori di rifacimento dell’asfalto, realizzati dalla Provincia stessa. Il fosso è pieno e con ogni probabilità l’automobilista, intrappolato nell’abitacolo, è finito con la testa sott’acqua.

All’arrivo dei soccorsi, la strada è stata immediatamente chiusa al traffico in entrambe le direzioni di marcia. Gli accertamenti della polizia stradale hanno verificato che nell’incidente non è rimasto coinvolto nessun altro veicolo. Quando il medico del 118 ha constatato il decesso è stato richiesto l’intervento dell’agenzia di pompe funebri, per il recupero della salma, nel frattempo estratta dall’acqua e distesa lungo la carreggiata.

La strada è stata riaperta al transito quando ormai era pomeriggio. Non essendo un’arteria particolarmente trafficata, i disagi sono stati molto contenuti, limitati quasi esclusivamente ai veicoli di color che vivono o lavorano nelle aziende agricole che si trovano lungo l’arteria. Una volta caricata sul carro funebre la salma è stata trasferita a Cremona, dove da oggi pomeriggio è a disposizione del magistrato, che dovrà decidere se disporre o meno l’autopsia. Solo una volta completata questa fase il corpo di Schiavini potrà essere restituito ai familiari, in particolare alla moglie, con la quale viveva in paese, e alla figlia, ormai grande e trasferitasi nella Bergamasca.


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