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CREMONA. CONSIGLIO COMUNALE

Patto per la sicurezza: l’Esercito in stazione

La politica trova la quadra su ‘Strade Sicure’: ok in consiglio. Richiesta al Governo

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

12 Maggio 2025 - 21:41

Patto per la sicurezza: l’Esercito in stazione

CREMONA - I militari dell’operazione ‘Strade sicure’ schierati anche a Cremona. Lo prevede l’ordine del giorno proposto da Matteo Carotti (Fratelli d’Italia) e approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale con quattro astensioni dopo una mediazione che porta la firma della lista Cremona sei tu! di Luciano Pizzetti. È stato infatti il consigliere Andrea Segalini a proporre un emendamento che ha messo d’accordo (quasi) tutti. Restano un po’ di mal di pancia nella maggioranza e al momento del voto ai 24 sì del Consiglio sono mancati quelli di Vittoria Loffi (Radicali-Pd) e di Lapo Pasquetti e Rosita Viola (Sinistra per Cremona). Fra le fila dell’opposizione si è astenuta Paola Tacchini (M5S - Cremona cambia musica) che pure, però, è stata in dubbio fino all’ultimo.

L’emendamento di Segalini ha circoscritto l’ambito l’operazione Strade sicure alla zona della stazione. È arrivato quindi il sì della maggioranza che temeva per l’eventuale contraccolpo negativo sul turismo nel presentare una città ‘militarizzata’. L’altro punto di mediazione è stato trovato sulla richiesta di uomini, donne e mezzi. L’emendamento quindi impegna l’amministrazione a chiedere «al Ministero dell’Interno il potenziamento dell’organico delle Forze di Polizia presenti sul territorio provinciale, considerata la carenza attuale, come sottolineato anche di recente dalle rappresentanze sindacali della locale Questura». E «al Ministero della Difesa a mezzo del Ministero dell’Interno e della Prefettura della Provincia di Cremona, la presenza di personale delle Forze Armate da collocarsi presso la stazione ferroviaria e la stazione dei pullman (piazzale delle ex Tranvie), che agisca con le funzioni di pubblica sicurezza di concerto con le altre autorità preposte, liberando di conseguenza risorse di personale appartenente alle Forze dell’Ordine al fine di rafforzare il presidio del territorio». Insomma sarà il Prefetto a valutare la necessità dei militari e a formulare la richiesta al Governo.

Canta vittoria Fratelli d’Italia che con il capogruppo Marco Olzi ha sottolineato: «Tante volte ci è stato chiesto dalla maggioranza di formulare proposte concrete e questa è una delle tante». Ha quindi citato la deputata bresciana di FdI Cristina Almici che ha interrogato il ministero dell’Interno chiedendo di potenziare il numero di agenti disponibili e le risorse dedicate alla sicurezza di Cremona. «Ci faccia sapere la risposta del ministro», ha chiesto Pizzetti. «Apprezzo — ha spiegato Olzi a margine — l’apertura della Giunta alla nostra proposta che non grava sul bilancio comunale e permette di liberare risorse. Per noi il presidio in stazione è un primo passo che in futuro potrebbe essere esteso se si rendesse necessario. Questa è una vittoria di Fratelli d’Italia».

Ampio il dibattito. Roberto Poli (Pd) ha attaccato: «Se la sicurezza non è un tema di destra o di sinistra, la strumentalizzazione invece è solo della destra. Noi invece abbiamo un approccio di grande pragmatismo e chiediamo il potenziamento della presenza delle forze dell’ordine ed esprimiamo ‘non contrarietà’ all’ipotesi di Strade sicure, qualora il prefetto lo ritenesse utile e lo richiedesse».

Loffi ha ricordato le parole del senatore di FdI Renato Ancorotti secondo cui «l’enfasi del problema sicurezza crea un inevitabile peggioramento del quadro». Ha ricordato le raccomandazioni del Forum italiano per la sicurezza urbana e ha concluso: «Il problema sicurezza a Cremona richiede altre soluzioni che non sia la militarizzazione del territorio». Ma la prevenzione e l’educazione come politica di lungo periodo è stata sottolineata sia a destra che a sinistra.

L’assessore alla Sicurezza Santo Canale ha chiuso spiegando che «la presenza delle Forze Armate alla stazione dei treni garantirebbe maggiore sicurezza ai pendolari, in particolare a quelli che frequentano la stazione in orari bui, e farebbe da deterrente per gli episodi di microcriminalità. Strategica anche la presenza dell’Esercito alla stazione dei pullman. La scelta di questi due luoghi deriva da un’analisi delle richieste di intervento che indicano una prevalente necessità, in particolare, nei pressi della stazione dei pullman».

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Commenti all'articolo

  • concittadino

    13 Maggio 2025 - 03:30

    L'esercito in stazione? Questo vorrebbe dire, 'Cremona come il Bronx'! Misura eccessiva! Un rafforzamento delle forze di polizia sarebbe sufficiente.

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