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Rievocazione e documenti storici per ricordare i cinquecento anni dalla cattura del re

A Pizzighettone la rappresentazione della prigionia di Francesco I nelle casematte coinvolge pubblico e volontari in un evento suggestivo. In mostra le delibere e le lettere originali del 1525

Elisa Calamari

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11 Maggio 2025 - 17:16

Rievocazione e documenti storici per ricordare i cinquecento anni dalla cattura del re

Il figurante che ha impersonato il re

PIZZIGHETTONE - Nel borgo già gremito per il festival vintage all’interno delle casematte, è stata l’ultima occasione per ammirare i doni del re di Francia Francesco I di Valois all’interno della chiesa di San Bassiano: torneranno al museo diocesano di Cremona. Ma è stata anche la prima dello spettacolo portato in scena su iniziativa di Pro loco e del Gruppo volontari mura: una suggestiva rievocazione storica della Battaglia di Pavia di cui ricorre il cinquecentenario e, soprattutto, della prigionia del sovrano all’interno della Torre del Guado. Tutto è cominciato con l’annuncio della cattura del re, davanti alla chiesa, poi le popolane che sono corse ad avvisare don Giangiacomo Cipelli. Quindi la tappa nel rivellino, la sfilata per le vie del borgo e infine l’arrivo nella torre dove il sovrano attendeva nella sua ‘cella’.

Ecco il cast d’eccezione che è andato in scena due volte, alle 14 e alle 16: Beppe Parmigiani ha impersonato il re Francesco I; Daniele Fellegara è stato don Giangiacomo Cipelli; Franco Lanzini il governatore Alarçon; Lino Avanzi il fabbro; Ernesto Spingardi il tamburino; Mike Asturian il banditore; Dino Casarini il soldato detto ‘el Forte bracio’; Marco Sampellegrini il soldato detto ‘el Temuto’; Elio Ghidetti il soldato detto ‘el Brusco’; Giuseppe Stoppini ‘el Gatto’; Carla Chiodelli e Nadia Castelli le popolane; Barbara Bergamaschi la locandiera; Claudia Manara la nobildonna Viaroli; Silvana Storari la nobildonna Michieli; Pierangela Veneroni la nobildonna Cazzaniga; Francesca Pizzoni la nobildonna Santini; Claudia Anelli la nobildonna Vitale.

foto

Sceneggiatura a cura di Gianfranco Gambarelli del Gvm; costumi dalla Sartoria del re e da Marilena Bertuzzi della Pro loco; regia di Elio Ghidetti della compagnia ‘Le Stanze di Igor’.

Applausi da parte del pubblico in arrivo anche da fuori provincia. Repliche dello spettacolo – dal titolo ‘La prigionia del re: Un viaggio tra le mura della fortezza, dove la storia prende vita’ – sono in programma il primo giugno, 28 giugno e 7 settembre, sempre con due spettacoli pomeridiani. Sono preferibili le prenotazioni e il costo del biglietto è 12 euro (gratuito per i bambini fino a 10 anni).

Liberi invece gli ingressi al Museo civico dove è in corso la mostra – e che sarà replicata domenica prossima – dei documenti dell’archivio storico comunale che parlano proprio del periodo di prigionia del sovrano francese. Si tratta delle delibere del consiglio comunale in cui si organizza l’accoglienza del re e dei 1200 soldati spagnoli che lo dovevano controllare, con relative esorbitanti spese a carico della comunità, e della bolla del 12 maggio 1525 con la quale il cardinale Giovanni Salviati, proprio su intercessione di Francesco I, erige in collegiata la chiesa parrocchiale di San Bassiano. Dunque documenti preziosi e unici, che segnano la storia di Pizzighettone e della sua chiesa.

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