L'ANALISI
09 Maggio 2025 - 15:33
CASALMAGGIORE - A Casalmaggiore è in corso la IV edizione di Coltivacorti a scuola, il festival dedicato ai cortometraggi scolastici a tema ambientale e rurale, che si è aperto ieri, giovedì 8 maggio, e si concluderà domani, sabato 10 maggio 2025, all’Auditorium Giovanni Paolo II. Il progetto, nato dall’esperienza di “Coltiva corti diretti” e promosso da L’Alveare Cinema e dalla Compagnia Genitori Instabili, ha ormai preso una forma solida e nazionale, inserendosi nel Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC e MIM.
Il cuore dell’iniziativa è la valorizzazione delle buone pratiche scolastiche legate all’ambiente, alla campagna, alla tradizione agricola. «Abbiamo raccolto corti da ogni parte d’Italia», spiega Matteo Uccellini, uno dei coordinatori del progetto. «Il livello è alto, ma soprattutto c’è un entusiasmo contagioso da parte degli studenti, che raccontano con creatività e autenticità il rapporto con la loro terra, il verde, la biodiversità».
Durante le giornate del festival si alternano proiezioni, incontri con ospiti come l’attivista e creator Daria Falconi, laboratori per bambini, momenti musicali e, naturalmente, la premiazione finale. Il programma coinvolge attivamente anche le scuole del territorio, con percorsi di sensibilizzazione e azioni concrete come la raccolta dei rifiuti lungo il Lido Po, organizzata con la Scuola Marconi. «La cosa bella è che si crea una comunità temporanea attorno ai temi dell’ambiente e dell’audiovisivo – racconta ancora Uccellini –. Ci sono scuole che tornano ogni anno, altre che si affacciano per la prima volta, ma tutte con una voce da portare».
In concorso ci sono corti di varia natura: fiction, documentari, animazioni e videoclip. Tra i finalisti si segnalano “Eco-Children” dell’I.C. Marconi di Casalmaggiore, “L’ultimo sole di Rabiu” da Tuscania, “Il bosco delle lepri” dal liceo Archimede di Messina, e il suggestivo “I cento orti imolesi” da Imola. Oltre al premio della giuria, ci saranno un premio popolare votabile online, e due riconoscimenti speciali intitolati a Rosy Schiroli e Lara Facondi, figure centrali per la nascita e lo sviluppo del progetto.
«Crediamo nell’educazione visiva e nella possibilità di generare riflessioni profonde attraverso le immagini – conclude Uccellini –. Il cinema a scuola non è solo didattica alternativa: è un modo per dare voce ai giovani su temi che li riguardano da vicino, come il cambiamento climatico e il futuro dei territori rurali». L’ingresso agli eventi è gratuito fino a esaurimento posti. Un’occasione per tutta la comunità di partecipare, scoprire e lasciarsi ispirare dal racconto delle nuove generazioni.
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