L'ANALISI
06 Maggio 2025 - 05:20
VIADANA - «Sono una buca ubicata in vicolo Mercanti. Da più di tre mesi, ma regolarmente segnalata»: inizia così l’ironica lettera che un cittadino ha scritto al sindaco Nicola Cavatorta, calandosi nel ruolo della buca stessa, come se fosse lei a scrivere la missiva. La lettera è stata appiccicata sulla transenna posizionata all’altezza della ‘voragine’ per segnalarne la presenza ad automobilisti, ciclisti e pedoni.
E l’autore, che si è anche firmato, abita nel circondario ed evidentemente percorre vicolo Mercanti abitualmente, tanto da aver potuto tenere sotto controllo la buca, che nell’arco dei tre mesi non è stata riempita di asfalto a freddo, che si usa in simili circostanze, e probabilmente a causa delle piogge deve avere anche ingrandita. Oltretutto nei giorni scorsi qualcuno ha avuto la pessima idea di spostare la transenna, come la buca stessa spiega nella lettera: «Sere or sono la transenna è stata spostata in avanti, da qualche imbecille, di circa venti metri, con rischio di incidenti anche gravi».
La transenna è poi stata rimessa al suo posto, ma è ancora una volta mancato l’intervento pubblico per risolvere la questione, tanto che la missiva si conclude con un appello rivolto al primo cittadino: «Per evitare il pubblico ludibrio e i c. che mi vengono rivolti, potresti farmi rattoppare? Tante grazie al signor sindaco».
L’ironica lettera, scritta per così dire dalla buca stessa, ha avuto il suo effetto: alla fine, la ‘voragine’ è stata riempita e la transenna eliminata, con soddisfazione particolare del cittadino che ha firmato la missiva e, in generale, dei residenti di vicolo Mercanti e delle vie limitrofe.
Se volessimo seguire l’ironia della lettera, si potrebbe dire che l’unica consolazione della ‘buca parlante’ fosse quella di non essere sola sul territorio del Comune di Viadana, dove altre voragini sono frequentemente rattoppate dagli operai comunali. Per esempio nella zona industriale Fenilrosso, dove il più delle volte si ripresentano uguali a se stesse dopo ogni forte turbine che sbriciola l’asfalto, in attesa di una manutenzione più incisiva.
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