L'ANALISI
CASALMAGGIORE
03 Maggio 2025 - 13:48
CASALMAGGIORE - Il Parco Italia si è trasformato, ancora una volta, in un laboratorio a cielo aperto di cura collettiva. Si è tenuta infatti la dodicesima edizione di Guerrilla Parking, iniziativa di riqualificazione urbana promossa dal gruppo Slow Town Casalmaggiore con il sostegno del Comune. Cittadini di tutte le età – dai bambini agli anziani – si sono messi all’opera per restituire decoro e vivibilità a uno degli spazi pubblici più amati della città.
Guidati da Giancarlo Simoni, cuore pulsante del progetto fin dalle origini, i volontari hanno pulito giochi e panchine, sistemato muri e arredi, levigato e riverniciato con spugne, carta vetrata e smalti. Un’azione concreta, partecipata, nata nel 2013 quasi per scommessa, e che oggi rappresenta un esempio di cittadinanza attiva, educazione al rispetto degli spazi comuni e socialità.
“Abbiamo iniziato in quattro o cinque, sistemando un vecchio muro e qualche giochino - ha ricordato Simoni -. Oggi il parco è frequentato da sempre più famiglie e i volontari continuano a crescere. Ci sono genitori, bambini, ma anche persone che non avevamo mai visto prima, e che si presentano con entusiasmo e buona volontà”.
L’edizione di quest’anno ha avuto un tono speciale, segnato dalla memoria. Sono state ricordati due figure compiante e fondamentali per la storia dell’iniziativa e del parco: Maurizio Stradiotti e Nazzareno Condina. Presenti anche le loro mogli, Paola Bellini e Cristina Magni, accolte con affetto e gratitudine. “Maurizio e Nazzareno ci mancano tantissimo - ha detto Simoni commosso -. È anche grazie a loro se abbiamo potuto continuare. Nazzareno raccontava ogni nostra piccola conquista, mentre Maurizio ci ha sempre supportato con le attrezzature della Protezione civile. Non serviva nemmeno chiamarli: erano già lì, pronti ad aiutare”.
A rendere possibile la trasformazione del parco nel tempo anche donazioni, bandi e recuperi creativi: giochi semplici, altalene, panchine, molti realizzati o riparati da Daniele Fortunati, falegname nel tempo libero e prezioso collaboratore del progetto. “I bambini non hanno bisogno di cose complicate - ha spiegato Simoni -. Solo di un posto tranquillo dove poter giocare in serenità”.
Guerrilla Parking continua così a essere molto più di un intervento di manutenzione. È cura del bene comune, è legame con la propria comunità, è gratitudine verso chi ha lasciato un’impronta. Un modo autentico di costruire, insieme, la città in cui si desidera vivere. “Ci piacerebbe replicare questa azione anche in altri parchi cittadini”, l’auspicio di Simoni.
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