L'ANALISI
03 Maggio 2025 - 05:05
PIZZIGHETTONE - Proprio come già avvenuto nel 2018, la mozione della minoranza consiliare, che chiedeva di cancellare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, è stata bocciata dall’amministrazione. A riproporre l’atto simbolico sono state Elisa Mancinelli e Claudia Dioli di ‘Insieme si cambia Pizzighettone’, perché «è stato il capo del regime fascista, responsabile della soppressione delle libertà civili, politiche e sociali – hanno ricordato –, di assassini e torture di matrice etnica e politica rendendo l’Italia triste protagonista della Seconda guerra mondiale con la Germania nazista e vergognosamente responsabile dell’Olocausto».
Il sindaco, Luca Moggi, martedì 29 aprile 2025 in consiglio comunale, ha replicato: «Oggi come nel 2018 sottolineo la nostra distanza dal fascismo. Ma la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini crediamo rappresenti solo l’ennesimo gesto simbolico che nulla aggiunge alla comprensione della nostra storia, ma molto toglie alla sua complessità. La ‘cancel culture’, intesa come pratica di rimozione del passato, non è segno di civiltà, bensì di debolezza culturale. Cancellare non è capire. Rimuovere non è giudicare con consapevolezza. Mussolini è una figura centrale del Novecento italiano, nel bene e certamente nel male. È esistito, ha segnato un’epoca e intere generazioni sono cresciute sotto il suo regime. Negare persino l’ombra del riconoscimento storico, significa trattare la nostra storia come un foglio da riscrivere a piacimento. Una cittadinanza onoraria concessa in un altro tempo e in un altro contesto non equivale ad un’approvazione eterna. È una testimonianza storica. Toglierla non cambia il passato. Difendere la storia, anche nei suoi lati più oscuri, non significa esaltarla ma comprenderla. E solo comprendendo, possiamo evitare si ripeta».
È intervenuto anche l’assessore Gianluca Pinotti, citando un passo de ‘Il fascismo degli antifascisti’ di Pier Paolo Pasolini. Le firmatarie della mozione hanno ribadito le loro ragioni, poi il momento del voto: ad approvare l’atto è stata la sola minoranza compreso l’altro schieramento, ‘Con la gente’, di cui fa parte Giancarlo Bissolotti.
Proprio quest’ultimo – che nel 2018 aveva firmato la prima richiesta di revoca dell’onorificenza al duce – ha anticipato una proposta che presenterà a breve: «Una nuova cittadinanza onoraria, che non può in alcun modo essere strumentalizzata politicamente e che darebbe lustro ad un uomo che al contrario di Mussolini davvero la merita, Nicolò Govoni, fondatore di ‘Still I Rise’ e legato al nostro territorio visto che i nonni vivono a Regona».
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