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CREMA. LA BILANCIA DEL WELFARE

Aiuti per 1.900 famiglie: spese sociali a 11 milioni

Disabilità e fragilità economiche assorbono un quarto del bilancio, in un anno crescita del 7%

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

01 Maggio 2025 - 13:00

Aiuti per 1.900 famiglie: spese sociali a 11 milioni

CREMA - Negli ultimi cinque anni è esploso il numero di famiglie e singoli residenti che chiedono aiuti economici ai Servizi sociali del Comune. Dai complessivi 1.379 casi del 2019, si è arrivati a 1.882, con un incremento di 500 richieste, pari al 36,2%. Nel 2019 le famiglie aiutate erano 473, nel 2024 sono state 557. Le persone con disabilità sono passate da 419 a 686. I casi singoli di disagio economico da 487 a 639. Tra questi ultimi ci sono i contributi per sopperire le prime necessità, saliti da 215 a 312. Ciò ovviamente comporta una costante e continua crescita della spesa sociale, che nel 2024 è salita di un ulteriore 7%, rispetto al 2023, il triplo del tasso di inflazione, pari a un più 700mila euro di costi a carico del Comune. Sono stati investiti 11.170.935.

Nel complesso, per questo comparto il Comune destina il 25,3% del proprio bilancio. Una delle voci più importanti è rappresentata dalla spesa destinata alle persone con disabilità, pari a 2.633.000 euro, a cui vanno aggiunti poi i servizi erogati attraverso Comunità Sociale Cremasca. A fare il punto è la presidente della commissione Politiche sociali Teresa Caso, consigliera della civica di maggioranza ‘Crema aperta’.

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«I Servizi sociali seguono famiglie sostenute con il fondo unico (ex minimo vitale) e finanziano l’abbattimento retta per centri estivi. Poi famiglie con minori con disabilità, che hanno ricevuto un contributo comunale a copertura delle spese sostenute per la frequenza di questi centri e altre attività ricreative. Ci sono inoltre gli anziani, che il Comune supporta con il servizio di assistenza domiciliare, oppure per i quali sostiene completamente o integra la retta di ricovero in rsa. Si aggiungono i fondi destinati ai cittadini inseriti in centri semi residenziali per la disabilità, nei servizi diurni per la disabilità, per il servizio pasti a domicilio e i minori sotto tutela. Un grande e prezioso lavoro, che fanno i nostri Servizi sociali. Il numero delle prese incarico che ci dicono che a Crema c’è una fetta di popolazione fragile che non se la passa affatto bene, che fatica, segnata nel quotidiano da solitudine e paure. Un numero ormai consolidato che ci racconta come la condizione di vulnerabilità economica e sociale per le fasce a reddito più basso sia diventata un fatto strutturale».

In merito a questo incremento di casi di persone bisognose di aiuto, la consigliera Manuela Piloni, capogruppo del Pd, aggiunge. «L’anno scorso avevamo affrontato la questione dei senzatetto, i servizi cosiddetti di bassa soglia. Sono garantiti in co-progettazione da Caritas per dormitorio, mensa e servizi diurni. C’è stata una risposta immediata al problema, con l’aumento dei giorni di cura per la persona, l’apertura anticipata del dormitorio e un servizio continuativo sui 12 mesi. Inoltre, abbiamo dato vita al progetto housing first, ovvero alloggi temporanei per persone in difficoltà, che nasceranno nell’ex Misericordia, in collaborazione con la Fondazione Benefattori Cremaschi». Questi tre appartamenti da 90 metri quadrati ciascuno, con sala comune che fungerà da mensa, saranno pronti entro la fine dell’anno, grazie al finanziamento del Pnrr. Il progetto si rivolge a persone con problemi di salute mentale o in condizioni di temporaneo disagio socioabitativo. Non verrà offerta loro solo assistenza, ma anche interventi di accompagnamento e supporto, portati avanti dalla Fondazione Madeo, in modo da favorirne il reinserimento, sia dal punto di vista sociale, sia lavorativo.

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