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L'ANNUNCIO E IL CORDOGLIO

E' morto Papa Francesco, il mondo in lutto

Si è spento in Vaticano all’età di 88 anni. La notizia è stata confermata ufficialmente dalla Santa Sede

La Provincia Redazione

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21 Aprile 2025 - 10:09

E' morto Papa Francesco, il mondo in lutto

Papa Francesco

ROMA - Papa Francesco è morto oggi in Vaticano. La notizia è stata diffusa poco fa e confermata dal direttore della Sala stampa della Santa Sede. Jorge Mario Bergoglio, primo papa gesuita e sudamericano, aveva 88 anni. Le sue condizioni di salute si erano aggravate nelle ultime settimane. Papa Francesco è stato una figura centrale nella Chiesa cattolica del XXI secolo, noto per il suo impegno verso i poveri, l’ambiente e i diritti umani. La sua morte lascia un vuoto profondo tra i fedeli e in tutto il mondo. I funerali saranno celebrati nei prossimi giorni in San Pietro. La sede apostolica è ora vacante.

Poco fa il cardinal Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: «Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino». 

MATTARELLA: «AVVERTO UN GRAVE VUOTO, IL PAPA ERA UN RIFERIMENTO»

«Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell'umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.

IL CORDOGLIO DELLA PREMIER MELONI

«Papa Francesco è tornato alla casa del Padre. Una notizia che ci addolora profondamente, perché ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. Nelle meditazioni della Via Crucis, ci ha ricordato la potenza del dono, che fa rifiorire tutto ed è capace di riconciliare ciò che agli occhi dell'uomo è inconciliabile. E ha chiesto al mondo, ancora una volta, il coraggio di un cambio di rotta, per percorrere una strada che 'non distrugge, ma coltiva, ripara, custodisce'. Cammineremo in questa direzione, per ricercare la strada della pace, perseguire il bene comune e costruire una società più giusta e più equa. Il suo magistero e la sua eredità non andranno perduti. Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore». E' il messaggio di cordoglio del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

IL CORDOGLIO DELL'EUROPA

«L'Europa piange la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco. Il suo sorriso contagioso ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Il «Papa del popolo» sarà ricordato per il suo amore per la vita, la speranza nella pace, la compassione per l’uguaglianza e la giustizia sociale. Che riposi in pace». Lo scrive sui social la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola.

L'EUROPARLAMENTARE MASSIMILIANO SALINI

«Papa Francesco ha voluto essere Papa fino all’ultimo. Questa sua ultima giornata di Pasqua vissuta in prima persona, per garantire con la propria presenza fisica, anche se tanto affaticata, la visibilità del volto di Dio e la sua vicinanza agli uomini è stata una testimonianza che ricorderemo a lungo. La notizia della sua morte riempie di tristezza, ma al tempo stesso rende ancor più commoventi le immagini della sua presenza ieri in piazza San Pietro.

Il pontificato di Papa Francesco è stato un dono che lo Spirito Santo ha fatto alla Chiesa e al mondo intero. Il suo richiamo costante e appassionato ad essere costruttori di pace, in un momento così complesso come quello attuale, rimane un’indicazione viva e forte, che porteremo con noi ancora a lungo. Accompagniamo il Papa con la preghiera, nella certezza che la Chiesa continuerà ad essere un punto di riferimento in questo mondo così lacerato e bisognoso di speranza».

Lo dichiara l'Eurodeputato di Forza Italia Massimiliano Salini, vice presidente del Gruppo PPE al Parlamento Europeo.

IL SINDACO DI CREMONA, ANDREA VIRGILIO

«Papa Francesco non è stato solo il capo della Chiesa cattolica. È stato un volto, una voce, una presenza che ha cercato – con umiltà e tenacia – di riportare al centro l’essenziale: la dignità dell’essere umano, la cura per gli ultimi, la forza della misericordia.

Veniva “dalla fine del mondo” e ha portato con sé uno sguardo nuovo, più vicino alla gente che ai palazzi.
Ha scelto la sobrietà invece della grandezza, ha preferito camminare tra le persone piuttosto che farsi ammirare da lontano. Ha parlato poco di dogmi e molto di vita concreta: povertà, solitudine, migrazione, perdono.

Non è stato un Papa senza limiti – e forse è stato proprio questo a renderlo credibile. Ha mostrato stanchezza, fragilità, dubbi. Ma ha sempre provato a restare fedele a ciò in cui credeva, anche quando era scomodo.

Oggi la sua voce si spegne, ma non il suo messaggio.
Resta il compito, per tutti noi, di non lasciarlo cadere nel silenzio. Resta la responsabilità di raccogliere il suo esempio e continuare a trasformare la speranza in scelta, ogni giorno.

Come Sindaco di Cremona, in questo momento di lutto sento il dovere – prima ancora che il compito istituzionale – di esprimere la mia vicinanza più sincera alla Chiesa cremonese, al Vescovo Antonio Napolioni, ai sacerdoti, alle religiose e a tutti i fedeli della nostra comunità. Tanti, anche non credenti, oggi provano un senso di vuoto. Perché Papa Francesco ha saputo parlare a tutti, e farsi ascoltare. A Cremona, e nel mondo, lascia un segno che resterà. Un abbraccio alla nostra comunità, nel nome del rispetto, del dialogo e della pace che lui ci ha insegnato a non dare mai per scontati».

IL SINDACO DI CREMA, FABIO BERGAMASCHI

«Vorrei che tornassimo a sperare e ad avere fiducia negli altri. Siamo tutti figli di Dio'. È stato l'ultimo saluto, nella benedizione Urbi et Orbi di ieri. Un testamento morale per un mondo in frantumi, in cui il cambiamento passa dalla responsabilità di ciascuno di noi e dalla capacità di riconoscerci figli dello stesso cielo, pellegrini in cammino verso i medesimi orizzonti. Riposa in Pace, caro Papa Francesco.

IL SINDACO DI CASALMAGGIORE, FILIPPO BONGIOVANNI

«Papa Francesco ci ha lasciato, ha raggiunto la casa del Padre». Con queste parole, il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ha espresso il proprio dolore per la morte del Pontefice, ricordandone il gesto più recente e potente: la benedizione Urbi et Orbi pronunciata proprio ieri, nel giorno della Pasqua di Resurrezione, davanti al mondo intero.

«È stato un messaggio di pace – ha sottolineato il sindaco – il suo saluto finale. Una testimonianza fondamentale per l’umanità, non solo cattolica». Un messaggio che, nelle parole del primo cittadino, trascende la religione e tocca chiunque creda nella possibilità di un mondo più giusto e solidale.

Nel raccoglimento e nella preghiera per il Papa scomparso, Bongiovanni ha voluto condividere sui social alcune immagini simboliche: la Via Crucis di Giovanni Fabbri, attualmente esposta nel Duomo di Casalmaggiore, e l’installazione pasquale dell’artista Francesco Sbolzani. Due opere «molto significative del momento».

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DI CREMONA, MONSIGNOR NAPOLIONI

Nel giorno della morte di Papa Francesco, il vescovo Antonio Napolioni ha espresso la vicinanza della Chiesa di Cremona con un messaggio video carico di commozione. «In momenti come questi – ha detto – ci si sente popolo, corpo, famiglia». Il vescovo ha ricordato il legame personale con il Papa, che lo ha chiamato a guidare la diocesi, e l’impronta conciliare impressa al suo pontificato. Ha sottolineato come Francesco abbia celebrato fino all’ultimo la Pasqua con il popolo di Dio e abbia vissuto una fede radicale e concreta, vicina ai poveri. Martedì 22 aprile alle 18 sarà celebrata in cattedrale a Cremona una messa in suo suffragio. «Grazie Papa Francesco – ha concluso – per l’amore che ci hai dato e per quello che continuerai a donare dal cielo».

IL MESSAGGIO DEL VESCOVO DI CREMA, MONSIGNOR GIANOTTI

«Carissimi tutti,

il nostro santo Padre Francesco ha celebrato questa mattina la sua Pasqua definitiva e ha compiuto il passaggio da questo mondo al Padre, poche ore dopo avere benedetto per l’ultima volta la sua diocesi di Roma, la Chiesa e il mondo, nel giorno in cui tutti i cristiani celebravano la Risurrezione del Signore.

Aveva scritto, nell’omelia per la domenica di Pasqua: «Ci affrettiamo… per andare incontro a Cristo, col passo svelto della Maddalena, di Pietro e di Giovanni». Ora che vive questo incontro pasquale, sento che dobbiamo dire, prima di tutto, il nostro grazie a Dio per il dono che è stato papa Francesco nei dodici anni del suo pontificato, totalmente donati a Lui e a tutti noi nel presiedere come vescovo la Chiesa di Roma ed essere così, «quale successore di Pietro, perpetuo e visibile principio e fondamento dell’unità sia dei vescovi sia della moltitudine dei fedeli» (Lumen gentium 23).
Papa Francesco, che ha sempre chiesto di non dimenticarsi di pregare per lui, attende ora questa nostra preghiera di suffragio nel momento in cui si presenta davanti al volto misericordioso del Padre. Invito tutti a questa preghiera, sia personalmente, sia nelle comunità cristiane; in particolare, per quanto riguarda le celebrazioni liturgiche, si preghi per il Papa defunto nella “preghiera universale” della Messa, nel “memento” dei defunti all’interno della Preghiera eucaristica e nelle intercessioni della Liturgia delle Ore.»

Le campane di tutte le chiese della diocesi suoneranno a lutto oggi per annunciare la morte del Papa e richiamare alla preghiera per lui.

Saranno poi comunicati i modi e i tempi nei quali, come Chiesa diocesana, ricorderemo papa Francesco e lo affideremo a Dio, perché lo renda partecipe della gloriosa risurrezione del suo Figlio Gesù Cristo.

La morte di papa Francesco rende ancora più urgente e pressante la nostra preghiera (e impegno) anche per le intenzioni che gli stavano particolarmente a cuore, e che ha ricordato anche nel suo ultimo messaggio augurale di Pasqua, in particolare per la pace, calpestata in tante parti del mondo, e per tutti i poveri e i “dimenticati” della terra.

E preghiamo anche per i tempi che aspettano la Chiesa, e perché non le venga meno la fiducia che nasce dalla sua fede, e dalla certezza – ricordata nelle parole dell’omelia pasquale di Francesco – che in Gesù Cristo, morto e risorto, essa ha tutto ciò di cui ha bisogno.

Benedico tutti di cuore».

CONFAGRICOLTURA: COMMOZIONE E DOLORE

«Confagricoltura esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco Bergoglio. Tutta la Confederazione, a partire dal presidente, dalla giunta e dal direttore generale, di concerto con le rappresentanze dell’intero territorio, si uniscono con commozione al dolore della Chiesa e dei fedeli di tutto il mondo per la perdita di un pontefice che ha saputo coniugare spiritualità, coraggio e profonda attenzione per le sfide del nostro tempo. 

Impossibile dimenticare l’Enciclica “Laudato Si'”, con la quale il Santo Padre ha richiamato con forza l’importanza di un’agricoltura sostenibile e del rispetto per la terra, sottolineando il valore del cibo come bene primario e diritto universale. Le sue parole sulla necessità di garantire la sicurezza alimentare per tutti, nel rispetto dell’ambiente e della dignità del lavoro agricolo, resteranno per noi guida e ispirazione.

Inscalfibile anche il ricordo dell’incontro tra la nostra Onlus – Senior L’Età della Saggezza, nel 2022, per il progetto “Il Cortile dei Bambini”, e la partecipazione della Confagricoltura all’iniziativa “Together – Raduno del Popolo di Dio”, in Piazza San Pietro, a pochi giorni dall’apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, nell’ottobre del 2023.

L’invito di Sua Santità alla consapevolezza e cura della biodiversità, a vantaggio dei più piccoli e dell’intera comunità, continuerà a motivarci nel nostro lavoro quotidiano».

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