L'ANALISI
18 Aprile 2025 - 22:17
CREMA - La Via crucis, organizzata dalla parrocchia di San Benedetto e guidata dal vescovo Daniele Gianotti, ha attraversato stasera le vie del centro. Centinaia i cremaschi in processione, reggendo le piccole torce. Con loro, a rappresentare il Comune, il sindaco Fabio Bergamaschi con la fascia tricolore indosso.
«Questo è l’anno del Giubileo e la Via crucis è intitolata ‘Il Pellegrino’», ha tenuto a sottolineare don Luigi Agazzi, parroco di San Benedetto. Nessun rintocco di campane ha annunciato il rito, come vuole la liturgia. Il corteo, con i crocifissi e la statua del Cristo morto, è stato scortato da due carabinieri in alta uniforme, lasciando piazza Garibaldi alle 21, per imboccare via Griffini, attraversando il quartiere di Borgo San Pietro (passando davanti all’omonima chiesa), quindi percorrere via Cavour, le Quattro vie, via Mazzini e infine ritornare alla chiesa di San Benedetto.
Durante il tragitto, grazie agli altoparlanti, sono state proposte da un gruppo di lettori le riflessioni sulle 14 stazioni. Ciascuna tappa si è conclusa con la preghiera del Padre nostro e un canto eseguito dal coro parrocchiale. È risuonata tra le case l’orazione per i popoli che vivono le guerre, ma anche per le famiglie in cerca di unità.
In moltissimi — come detto — hanno partecipato alla celebrazione della passione di Gesù, provenienti anche da altri quartieri e dai paesi limitrofi. Rientrati in parrocchiale, il vescovo ha proposto un breve commento alla liturgia: «Siamo pellegrini di speranza dietro alla croce». In silenzio, i partecipanti si sono quindi allontanati, nell’attesa di celebrare la Pasqua.
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