L'ANALISI
17 Agosto 2013 - 17:14
Era da mesi che lo ‘spazzino del Po’ se ne stava in un angolo del porto, fermo, inutilizzato. Ma una decina di giorni fa la Fabio Moreni, la motodraga costata 2,5 milioni di euro, ha preso il largo ed è finalmente entrata in funzione. Dall’altra parte del porto, sul ristorante galleggiante, quasi non facevano più caso al ‘vicino’. «È li da tanto tempo». Vittima, anch’essa, dei tagli. «Le nostre tre motodraghe sono tutte funzionanti ma solo due sono armate, con l’equipaggio. Per ognuna servono 4-5 persone — spiega Ivano Galvani, dirigente del settore navigazione interna dell’Aipo —. La terza, in questo caso la Moreni, fa da ‘muletto’, vi si ricorre in sostituzione di una delle altre. Solo per il gasolio un’imbarcazione come queste costano 1.500-2.000 euro al giorno. E, comunque, la Moreni non ha mai rischiato di andare in rovina perché ogni i motori venivano accesi per farle fare un giretto». Il letargo è finito pochi giorni fa quando, ferma una delle altre due motodraghe per lavori di manutenzione, la Moreni è stata richiamata in servizio e da allora viene utilizzata per svolgere il suo compito di pulire il Po.
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