L'ANALISI
CREMONA. NELL’EX SEDE DELLA CROCE ROSSA
01 Aprile 2025 - 17:02
CREMONA - Una sala per permettere ad amici e parenti di salutare il defunto prima del funerale. A Cremona fino ad ora gli spazi per la camera ardente erano solo all’ospedale e nelle case di cura. Da sabato scorso è disponibile una casa funeraria privata in quella che una volta era la sede della Croce rossa nell’ex foro boario di via Mantova.
Erminia Pietra e la figlia Federica, titolari della storica impresa funebre Pietra che da 5 generazioni è al servizio della sua comunità, spiegano: «La nostra città finora era priva di questo servizio, ma ora siamo felici ed orgogliosi di aver colmato questo vuoto. Sa, c’è bisogno di uno sforzo notevole sia di carattere economico che imprenditoriale, ma per noi che da cinque generazioni operiamo nel settore e che abbiamo sempre messo al primo posto la dignità del defunto e il rispetto del lutto dei familiari, poter offrire anche questo servizio in un ambiente più accogliente ed intimo è motivo di orgoglio, oltre che di crescita e miglioramento». E il luogo è uno degli edifici storici della città che il Comune ha messo in vendita e l’azienda ha acquistato e ristrutturato, salvandolo dall’abbandono.
Per facilitare l’operazione il Comune anni fa ne aveva anche svincolato la destinazione nel Pgt. «Per la verità — ricorda Mino Galli, ex parlamentare di Forza Italia e marito di Erminia Pietra — il mio ricordo non va alla Croce rossa, ma a parecchi anni prima, quando questo immobile era la stalla di sosta per il mercato del bestiame di Cremona. Ma soprattutto quando, ancora prima, in queste stalle venivano esposti i cavalli da tiro in occasione della fiera di Cremona che non era solo dedicata alle vacche ma anche ai cavalli da tiro. Ricordo ancora anche se ero molto piccolo quando proprio davanti a questo edificio venivano presentati i cavalli alla giuria, condotti a mano al piccolo trotto. Credo — aggiunge Galli — che far rivivere edifici storici con nuove attività rispetto a quelle per cui erano nati sia una grande soddisfazione e un serio impegno per la conservazione di tutto quel patrimonio architettonico che è la vera ricchezza italiana».
La struttura è operativa da sabato e ha già ospitato quattro camere ardenti. Nell’edificio ci sono quattro sale, ognuna con un salottino a parte, gli uffici e al piano superiore gli spazi per la preparazione del defunto.
«La Casa funeraria — spiegano Erminia e Federica Pietra — è una struttura ricettiva di carattere funerario dove poter ospitare 24 ore su 24 e sette giorni su sette le salme provenienti dai diversi luoghi di decesso (abitazioni, ospedali, case di cura, Rsa, luoghi pubblici) per il proseguimento del periodo di osservazione che intercorre tra la morte e la sepoltura. Il feretro, in casa funeraria, può essere esposto aperto o sigillato, la decisione è a discrezione dei famigliari. All’interno della Casa Funeraria ci sono le camere ardenti, stanze riservate all’esposizione del feretro dedicate alle visite di cordoglio di parenti ed amici; la sala del commiato ambiente più spazioso nel quale è possibile dar luogo appunto a riti di commiato non necessariamente di carattere religioso. Sottolineo che nel nostro caso abbiamo volutamente scelto di dedicare questa sala a semplici e brevi riti di commiato come per esempio la recita di un rosario oppure una benedizione impartita dal sacerdote che peraltro non sostituiscono le esequie di carattere religioso che si tengono nelle chiese. La struttura è dotata anche di uffici dedicati ai colloqui con i famigliari per l’organizzazione dei funerali. Per comprendere a fondo la scelta di un’impresa funebre di disporre di una casa funeraria occorre precisare che la Regione Lombardia ha sancito in modo inequivocabile che gli unici trasferimenti salma consentiti, salvo casi eccezionali opportunamente autorizzati, sono quelli che vanno dal luogo di decesso verso le Case Funerarie oppure verso l’abitazione del defunto. Voler aggirare l'ostacolo normativo con espedienti e trucchetti ‘all’italiana’ rappresenta un rischio non indifferente per tutti. Ecco perché Pietra ha scelto la Casa funeraria. E la normativa nasce da un’esigenza molto sentita nella nostra società, quella di dare un posto sicuro dal punto di vista sanitario e dignitoso dal punto di vista umano all’estremo saluto dei nostri cari. Sa, le cose sono cambiate da quando le salme venivano tenute in casa per la veglia antecedente la sepoltura. Oggi non è più possibile per la dimensione delle case, il riscaldamento in tutti i locali, l’impossibilità di separare nettamente il locale dove staziona la salma con il resto dell’abitazione. E poi sicuramente le questioni di sicurezza sanitaria».
Nella Casa funeraria «all’arrivo, la salma viene portata in una apposita sala autoptica dove il personale qualificato provvede alla cosiddetta tanato-estetica (preparazione igienica, estetica e la vestizione della salma), seguirà poi l’esposizione del feretro in una delle 4 camere ardenti dedicate alla veglia dei parenti e alle visite degli amici. Ogni stanza è dotata di un sistema di video sorveglianza che anche da remoto consente il controllo persino nelle ore di chiusura della struttura».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris