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GRONTARDO: BRUTTO COLPO

Dopo oltre un secolo il paese perde la banca

La storica filiale di Intesa Sanpaolo chiuderà i battenti dal prossimo ottobre. I clienti riceveranno la comunicazione dell’Istituto e saranno trasferiti a Ostiano

Antonella Bodini

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redazione@laprovinciacr.it

27 Marzo 2025 - 05:15

Dopo oltre un secolo il paese perde la banca

GRONTARDO - La notizia era nell’aria da un po’ di tempo e in queste ore è arrivata la conferma: dopo 100 anni Grontardo deve dire addio alla sua banca. Ebbene sì, la storica sede di piazza Roma, nata come Banca Provinciale e oggi Intesa Sanpaolo, da ottobre chiude.

Un vero e proprio colpo sotto la cintura per il paese, non solo per il presente ma anche per il significato che l’istituto di credito da sempre rappresenta per l’intera collettività. Strategico, comodo per tutti, alla filiale di Grontardo fanno riferimento, oltre a molti residenti, anche clienti che arrivano dai paesi limitrofi, come Scandolara Ripa d’Oglio, Pescarolo, Gabbioneta. Il motivo della chiusura? Lo stop rientra nel piano generale di riorganizzazione dell’Istituto. I timori che la decisione potesse arrivare prima o poi, da qualche tempo aleggiavano a Grontardo, ma per una ragione o per l’altra — compreso il fatto che si tratta dell’unico sportello bancario in paese — erano sempre stati fugati. Inoltre, non si può certo parlare di una zona particolarmente attiva sotto il profilo commerciale e men che meno industriale e forse anche questo ha inciso sulla decisione finale. Che, comunque la si veda, rientra appunto nel cosiddetto piano di riorganizzazione, ovvero alla chiusura.

Si va avanti fino al termine dell’estate, poi da ottobre, secondo quanto è emerso in queste ore, fine di tutto. Che cosa accadrà ai clienti della banca? L’informazione arriverà — come vuole la prassi — attraverso una comunicazione scritta. La sede più probabile che sostituirà Grontardo è quella di Ostiano, che peraltro da poco è stata rimodernata. Ossia, dieci chilometri più in là, con inevitabili problemi e disagi per chi non può spostarsi facilmente, a partire dai residenti più anziani che non sono certo pochi.

La filiale di Grontardo attualmente vede l’impiego di tre dipendenti più la figura del direttore, che, per la verità, da tempo viene alternato con una certa frequenza. Da diverso tempo, peraltro, si tratta di una filiale in cui non sussiste il tema delle quote rosa, dato che in servizio ci sono solo ed esclusivamente donne e fino a pochi mesi fa anche per il ruolo del direttore era così.

La lettera di comunicazione da parte dell’istituto ai clienti arriverà almeno due mesi prima della data di chiusura, ma sebbene questa sia ancora riservata, da quanto si è appreso, l’informazione è già arrivata ai rappresentanti delle istituzioni.

Quale sarà l’impatto di questa decisione sul territorio locale non è così semplice da prevedere, perlomeno fino in fondo. Piazza Roma da sempre è al centro della vita del paese; oltre alla farmacia, che si è trasferita da qualche tempo sull’altro lato ma che gravita comunque sulla piazza stessa, ci sono bar, l’ufficio postale, le scuole, qualche negozio e da sempre il cuore pulsante del paese è in questo punto. La notizia della chiusura della banca è di quelle destinate a suscitare molto sconcerto. Lo sportello era stato aperto più o meno un secolo fa ai tempi dell’allora Banca Provinciale Lombarda. La banca ha attraversato poi il periodo pre e post bellico, ha contribuito in modo rilevante alla ripresa del dopo guerra, sia in supporto alle varie attività artigianali sia a sostegno dell’economia, specie agricola, in senso lato. E poi, via via, ha accompagnato il paese in tutti questi decenni, riuscendo sempre a mantenere un filo diretto con la gente. Ma ormai è questione di pochi mesi, poi anche questo apparterrà solo al passato.

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