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CREMONA. EDILIZIA

Palazzo Stanga Trecco sogna l’antico splendore

Il progetto candidato dalla Provincia al finanziamento Emblematici maggiori di Cariplo

Nicola Arrigoni

Email:

narrigoni@laprovinciacr.it

19 Marzo 2025 - 10:15

Palazzo Stanga Trecco sogna l’antico splendore

La facciata di palazzo Stanga Trecco

CREMONA -  È impacchettata, ma se ne intravede l’eleganza: la facciata di palazzo Stanga Trecco è un esempio pregevole di stile barocchetto che presto tornerà all’antico splendore, se il progetto di recupero e valorizzazione dell’edificio di via Palestro, curato dall’Amministrazione Provinciale, rientrerà nei progetti degli Emblematici maggiori, finanziati da Fondazione Cariplo. Per il progetto di recupero e valorizzazione dell’immobile, realizzato in sintonia con Università Cattolica, l’istituto superiore Stanga, il Centro Studi del Laboratorio del Cotto, la Società Storica Cremonese e il Fai, sono necessari un milione e 611mila euro, questa è la cifra del finanziamento richiesto.

gagliardi

«Col progetto su Palazzo Stanga Trecco — spiega il consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica, Giovanni Gagliardi —, la Provincia continua il lavoro di valorizzazione, tutela e implementazione dell’edificio di via Palestro, sotto la responsabilità dell’amministrazione in quanto sede dell’istituto di agraria Stanga. A livello territoriale Cariplo mette a disposizione cinque milioni di euro, noi lavoriamo per entrare nel finanziamento, convinti dell’importanza del progetto sia da punto di vista storico e architettonico, sia per quanto riguarda le attività di didattica e laboratori legati all’agricoltura».

La specificità del progetto, illustrato dall’architetto Massimo Masotti, è quella di procedere al recupero dell’edificio in sé e di alcune delle sue parti, ma anche immaginare una nuova destinazione, in sintonia con la vocazione alla scienza agraria. «Nel recupero delle meravigliose cantine c’è non solo l’obiettivo di risanare ambienti oggi non utilizzati, ma di offrire tali spazi alla Cattolica per nuovi laboratori dedicati all’agrifood — afferma Gagliardi —. Tutto ciò in sintonia con la storia del palazzo, strettamente connessa alla formazione agraria, come voluto dalla famiglia Stanga. Storia e presente s’intrecciano, nel segno della vocazione agricola del nostro territorio».

appartamento

Una delle sale al piano nobile del cosiddetto appartamento del preside

La memoria storica di Gagliardi con alle spalle decenni di storia del governo della comunità cremonese permette di leggere e inquadrare il progetto di interventi. E l’architetto Masotti spiega: «Si partirà dal recupero e restauro della facciata esterna che abbisogna di essere riportata all’antico splendore, poi interverremo su quelle interne. La facciata in cotto, grazie al Centro Studi del Laboratorio del Cotto, verrà studiata e documentata con appositi rilievi. L’idea è quella di procedere a valorizzare l’edificio con interventi puntuali e mirati, ma anche di prendere spunto da tali interventi per documentare le peculiarità architettoniche e strutturali dell’edificio. Interverremo sul primo piano che sarà destinato agli uffici della Cattolica, spazi necessari e in sintonia con quelli laboratoriali. Uno dei lotti, poi, riguarderà la valorizzazione e il recupero del giardino settecentesco interno al palazzo, un vero gioiello che merita di essere conosciuto».

Ora la parola passa alla commissione destinata ad analizzare i progetti. I risultati arriveranno con ogni probabilità a maggio. Se tutto andrà come deve i lavori inizieranno nel 2026 e termineranno con ogni probabilità nel 2029.

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