L'ANALISI
14 Marzo 2025 - 12:10
CREMONA - La psoriasi è una malattia cronica autoimmune che colpisce una parte significativa della popolazione. Si manifesta principalmente con infiammazione e desquamazione della pelle, coinvolgendo solitamente aree come il cuoio capelluto, i gomiti, le ginocchia e il tronco. Secondo i dati forniti da Clinica Baviera, un'azienda specializzata nel settore dell'oftalmologia, la psoriasi colpisce circa il 2% degli italiani, con un esordio che avviene prevalentemente tra i 15 e i 35 anni, ma che può manifestarsi a qualsiasi età. Quando la malattia interessa la zona oculare, i sintomi comprendono prurito, bruciore e irritazione nelle palpebre, nella pelle intorno agli occhi, nelle sopracciglia e nelle ciglia.
La psoriasi è causata da un’alterazione del sistema immunitario che provoca un'accelerazione del turnover cellulare della pelle. Normalmente, le cellule cutanee si rigenerano ogni 28-30 giorni, ma nelle persone affette dalla malattia questo processo avviene molto più rapidamente. Le cellule morte si accumulano sulla superficie della pelle formando placche spesse, rosse e squamose. Questo fenomeno è il risultato di un'eccessiva attivazione dei linfociti T, che invece di proteggere l'organismo dalle infezioni, attaccano erroneamente le cellule sane della pelle.
La psoriasi può essere influenzata da vari fattori che possono scatenare o aggravare la condizione:
Predisposizione genetica
La predisposizione genetica è uno dei fattori principali per la comparsa della psoriasi oculare. Se in famiglia ci sono casi di psoriasi, la probabilità di sviluppare la malattia aumenta notevolmente, in quanto specifici geni associati alla psoriasi possono alterare il normale funzionamento del sistema immunitario, portando a una reazione anomala. La ricerca ha dimostrato che la presenza di alcuni di questi geni in un membro della famiglia aumenta il rischio di psoriasi, anche a livello oculare.
Lo stress
Lo stress è un altro fattore scatenante noto per la psoriasi, che può manifestarsi con sintomi più gravi, in particolare nella zona oculare. Il rilascio di ormoni come il cortisolo, prodotto in risposta allo stress, può alterare l'equilibrio immunitario, provocando un'ulteriore attivazione dei linfociti T e infiammazione della pelle, incluse le palpebre e l'area intorno agli occhi.
Il clima
Le condizioni climatiche, come l’esposizione eccessiva al sole, il vento o l'aria secca, sono spesso fattori scatenanti della psoriasi oculare. L'esposizione prolungata al sole, infatti, può seccare la pelle delle palpebre, aumentando il rischio di infiammazione. Durante i mesi invernali, l'aria secca e le basse temperature peggiorano ulteriormente la situazione, causando irritazioni.
Un’esposizione moderata al sole potrebbe essere benefica, grazie agli effetti antinfiammatori delle radiazioni ultraviolette, ma è fondamentale farlo con cautela e protezione solare, poiché un'esposizione eccessiva può causare danni alla pelle, aumentando il rischio di scottature e, nel lungo periodo, di cancro della pelle. Inoltre, l'effetto Koebner, un fenomeno che provoca la formazione di nuove lesioni psoriasiche a seguito di scottature o traumi, può peggiorare ulteriormente la condizione. Per questo, si raccomanda di limitare l'esposizione al sole ai periodi non di punta della giornata (prima delle 10 e dopo le 16), e di utilizzare sempre una protezione solare elevata.
Il dottor Sergio Ares, medico chirurgo oculista e country manager di Clinica Baviera Italia sottolinea l'importanza di trattamenti mirati e della consulenza specialistica: "La psoriasi è una malattia autoimmune che non colpisce solo la pelle, ma può avere un impatto significativo anche sulla salute degli occhi. La psoriasi oculare può causare una serie di sintomi e complicazioni, come la secchezza, il prurito e l'irritazione, che vanno trattati con attenzione per evitare danni permanenti. Per questo motivo, è fondamentale che chiunque sospetti di soffrire di psoriasi oculare si rivolga a un esperto, poiché un trattamento tempestivo e mirato può migliorare notevolmente la qualità della vita e prevenire complicazioni più gravi".
"Il trattamento - chiarisce lo specialista - deve essere valutato da un dermatologo o da un oftalmologo, in modo da scegliere le terapie più appropriate. Per la psoriasi oculare, spesso si utilizzano corticosteroidi a bassa potenza o inibitori della calcineurina, sempre sotto la supervisione di un esperto. Inoltre, è importante idratare la pelle delicata intorno agli occhi e, in caso di secchezza oculare, utilizzare lacrime artificiali per alleviare il fastidio".
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