L'ANALISI
12 Marzo 2025 - 17:04
VIADANA - Così come a Crema, dove dall’inizio del procedimento alla firma per la costruzione sono trascorsi 14 anni, anche la realizzazione del nuovo distaccamento dei vigili del fuoco di Viadana rischia seriamente di avere tempi molto più lunghi di quanto sperato dagli enti locali, dai cittadini e dalle aziende del territorio. I motivi? Uno solo: la lentezza della burocrazia. L’ultimo aggiornamento sullo stato delle cose è stato fornito dal sindaco Nicola Cavatorta in risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza Enos Pradella, Fabrizia Zaffanella e Benedetta Boni.
«Come amministrazione comunale abbiamo fatto la nostra parte, trasferendo al demanio la proprietà del terreno su cui dovrà essere costruita la nuova caserma», ha sottolineato Cavatorta. «Il successivo passaggio fondamentale deve essere fatto a Roma, in pratica il Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, che fa capo al Ministero degli Interni, deve acquisire il terreno dal demanio, altrimenti non si possono fare altri passi in avanti».
Tanto è vero che, mancando questa acquisizione, a livello ministeriale non è stato possibile inserire il costo del nuovo distaccamento nell’ultima legge nazionale di Bilancio, cifra che è aumentata negli ultimi anni. «Quasi 5 milioni di euro», ha specificato Cavatorta, considerando che il costo iniziale era stimato in 2 milioni di euro, aggiungendo che sia l’amministrazione comunale che i vertici provinciali dei pompieri continuano a chiedere che i tempi burocratici siano accelerati.
L’area su cui sorgerà il nuovo distaccamento è in via Grazzi Soncini, accanto alla sede della Croce Verde, e oltre al terreno del valore di 51 mila euro il Comune si è reso disponibile a cofinanziare la costruzione per una somma complessiva di 500mila euro, mentre l’Associazione degli Industriali metterà altri 350mila euro.
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