L'ANALISI
05 Marzo 2025 - 20:27
CREMONA - L'enfasi sul riarmo in contraddizione con lo spirito del Giubileo, che è tempo di sosta nei conflitti, di tensione alla giustizia e alla pace; l'esigenza di sradicare lo spirito del male lavorando sui nostri pensieri, passioni, azioni attraverso la preghiera, il digiuno e l'elemosina; la ristrutturazione della Casa dell'Accoglienza come occasione di carità e come “cantiere di speranza”; la preghiera per il Papa sofferente e con il Papa; la decisione “nel profondo del cuore” per poter giungere dalla polvere della nostra fragilità alla Pasqua del Risorto e della vita. Questi i punti sviluppati questa sera in Cattedrale dal vescovo.
Antonio Napolioni nella messa delle Ceneri che ha dato avvio alla Quaresima, concelebrata con l'emerito Dante Lafranconi, il parroco dell'unità pastorale don Antonio Bandirali, i canonici e altri sacerdoti. Molti i fedeli che hanno ricevuto sul capo, durante la liturgia, l'austero simbolo delle ceneri e l'invito alla conversione. Monsignor Napolioni è partito dalla preghiera iniziale con il riferimento alle “armi della penitenza per affrontare vittoriosamente il combattimento con lo spirito del male” per osservare come si tratti di termini di cui sentiamo molto parlare in questi giorni.
E pur con la premessa di non voler entrare nel dibattito politico-strategico, si è chiesto con preoccupazione se dovremo vivere un “Giubileo del riarmo”, auspicando, piuttosto, un “riarmo evangelico” che non si richiami all'identità cristiana per moltiplicare i muri ma contrasti, invece, le logiche del male che mente, confonde e uccide. Ne viene l'esigenza di purificarsi da pensieri falsi, cattivi ed egoisti, come da desideri e bisogni indotti da persuasori occulti e dalla moda che ci rendono schiavi.
“Anche il digiuno, il vuoto nello stomaco, ci fa bene - ha detto il vescovo - perché educa a non cercare subito ciò che ci accontenta, e a coltivare la “grande fame di Pasqua”, quel desiderio grande che non cancella la nostra voglia di felicità ma la rende affidabile. Indicazioni spirituali e pratiche che si tradurranno anche, a partire da venerdì 14 marzo 2025 e per i successivi venerdì di Quaresima, nell'adorazione eucaristica e nella pausa-digiuno in Duomo dalle 12.30 alle 14.
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