L'ANALISI
04 Marzo 2025 - 19:57
CREMONA - Dal Pronto soccorso è uscito alle sette di sera con il referto: «Algia facciale posto traumatico. 5 giorni e non idoneo all’attività lavorativa per due giorni». A mandarlo in ospedale sono state due ragazze sui 17 anni che viaggiavano sul bus della linea G, linea extraurbana: Cremona-Spinadesco, andata e ritorno, 25 fermate. Le due giovani hanno preso a spintoni e aggredito il conducente, 52 anni, da agosto scorso dipendente di Arriva Italia (in passato ha lavorato per un’altra società di trasporti). Spintoni, graffi in faccia e occhiali rotti.
La violenza è storia delle 13.20 di oggi, nel martedì grasso con gli studenti a casa: sul bus qualche ragazza e persone adulte.
Com’è andata, lo racconta l’autista ferito. «Stavo viaggiando verso Spinadesco, quando in fondo all’autobus ho sentito iniziare a urlare. Urlavano forte. Erano delle ragazze. Dallo specchietto retrovisore ho visto. Il tutto è nato perché le due ragazze straniere se l’erano presa con una giovane italiana che stava mangiando un panino. Parolacce. ‘P... non puoi mangiare, c’è il Ramadan’. Le hanno dato uno schiaffo».
Alcune signore in fondo al bus si sono messe a urlare: «Autista! Autista, si stanno picchiando, si fermi!». Il conducente ha arrestato la corsa in via Milano, alla fermata «dove c’è la Caema». Erano le 13.20. «Quando mi sono fermato, ho aperto tutte le porte, mi sono alzato in piedi e mi sono messo a urlare: ‘Scendete dall’autobus, cosa state facendo’. E, invece, loro andavano avanti a litigare. Ho visto che in quel momento davano uno schiaffone alla ragazza italiana. Ho chiamato subito i carabinieri che sono arrivato subito, nel giro di un paio di minuti».
Le ragazze straniere sono poi scappate, «ma prima di scappare, si sono avventate contro di me. Io ero sceso. È scesa anche una delle due ragazze, all’altra ho detto: ‘Scendi anche tu. Scendi’. Mi sono messo anch’io ad urlare». E quando la giovane è saltata giù dal pullman, «mi ha dato uno spintone alla pancia. Anche l’altra si è poi messa a spingermi, mi ha rotto gli occhiali, mi ha graffiato la faccia». C’erano passeggeri, sul bus. Il conducente malconcio ha proseguito la corsa. Ha viaggiato verso Spinadesco e ritorno al piazzale dell’autostazione. Erano le due del pomeriggio, un collega lo ha sostituito e lui si è recato al Pronto soccorso.
Domani l’autista farà denuncia ai carabinieri, allegherà il referto medico. «Anche la ragazza presa a schiaffi aveva un bel segno sulla faccia. Penso che anche lei abbia fatto denuncia».
Sette e un quarto della sera. L’autista ha appena lasciato l’ospedale Maggiore. Al Pronto soccorso gli hanno fatto anche una Tac «perché mi ero gonfiato sotto l’occhio. Adesso un pochino il gonfiore è sceso». Spiega che «una cosa così non mi era mai accaduta. Sono andato vicino a prenderle, ma così mai. Sono sempre loro, minorenni e, spiace dirlo, ma è la verità, extracomunitari».
Il conducente racconta dell’altro episodio che gli è capitato circa un mese e mezzo fa. «I soliti minorenni erano sul bus. Dal niente, mi insultavano: ‘Bastardo, parti, ti spacco la faccia’. Ho chiamato la polizia. Gli agenti sono arrivati, hanno portato via quei ragazzini, ma poi, dopo un po’ sempre quelli sono tornati. Se fossi uno grosso, magari potrei anche mettere paura, e invece». Invece? «Sono mingherlino. Peso 60 chili con le scarpe antinfortunistica, per 1 metro e 70 di altezza».
Gli autisti tornano a chiedere - a gran voce - sicurezza sui bus. Quanto accaduto oggi, è «l’ennesimo episodio di violenza» denunciato da autisti che quasi ogni giorno sono sulle barricate.
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