L'ANALISI
07 Agosto 2013 - 15:34
CREMONA - Intercettazioni telefoniche a rischio. L’impianto dell’aria condizionata in procura (l’ex carcere di via Jacini, di proprietà del Comune) è rotto da due anni. Nella sala al terzo piano dove si svolgono le intercettazioni si sono sfiorati i 57 gradi. Secondo un tecnico, a 60 gradi bisogna spegnere tutto altrimenti il server salta. Negli ambienti giudiziari serpeggia il malumore: il Comune ha trovato 95mila euro per i premi, ma non ha 10mila euro per far riparare l’impianto.
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