L'ANALISI
25 Febbraio 2025 - 05:20
L’elisoccorso atterrato al campo sportivo di Piadena Drizzona
PIADENA DRIZZONA - Mobilitazione a vuoto di mezzi di soccorso, nel primo pomeriggio di domenica, per una chiamata al 112 rivelatasi poi infondata. Un elicottero, due autoambulanze, un’auto medica, una pattuglia di carabinieri di San Giovanni in Croce, che si sono precipitati in paese a causa, a quanto risulta, di un falso allarme. E cittadini allarmati.
Qualcuno – forse un minorenne? – avrebbe chiesto aiuto per una ragazza di 16 anni descrivendo una situazione di forte difficoltà. La centrale operativa 118, di fronte al quadro descritto – che doveva essere piuttosto grave – ha messo in moto tutte le forze disponibili per assicurare l’aiuto richiesto. Ma il tutto si è concluso con un nulla di fatto.
L’eliambulanza è atterrata nel campo di allenamento a fianco del campo sportivo ‘Eraldo Borrini’, dov’era in corso una partita (e l’arbitro ha anche chiesto se fosse necessaria una sospensione dell’incontro, vista la situazione). Le ambulanze, giunte da Asola, si sono recate prima in via Enrico Fermi e poi in via Cavour a Vho, perché sembrava che fosse lì l’emergenza.
Il trambusto, inevitabile quando atterra un'eliambulanza e ci sono tanti mezzi in movimento, ha inevitabilmente suscitato preoccupazione, curiosità, timori tra i residenti che si sono chiesti che cosa fosse accaduto, restando interdetti non vedendo situazioni di emergenza in atto.
«Se davvero venisse confermato, come sembra, che i mezzi di soccorso sono stati allertati senza che ve ne fosse una reale ed effettiva necessità – commenta il sindaco Federica Ferrari —, sarebbe davvero un episodio molto grave. Forse per chi li ha chiamati si è trattato solo di una bravata, ma in questo modo si sono tenute impegnate, per nulla, persone e mezzi la cui presenza è necessaria nelle vere situazioni di emergenza. Stiamo verificando se ci sia il modo di risalire al numero da cui è partita la chiamata, di certo le conseguenze di questo gesto potevano essere molto gravi. I responsabili devono esserne consapevoli».
In paese c’è chi chiede di fare accertamenti per risalire all’identità di chi ha fatto quella sciagurata telefonata senza pensare alle conseguenze e di far pagare al responsabile, o ai suoi genitori, il danno causato. Si pensi solo a quanto può essere costato il viaggio dell’elicottero. Si parla di alcune migliaia di euro.
«Non si può permettere che il sistema di emergenza venga messo in difficoltà da azioni irresponsabili», dicono alcuni che propongono di valutare sanzioni più severe per chi effettua chiamate ingiustificate ai numeri di emergenza, al fine di scoraggiare comportamenti simili in futuro.
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