L'ANALISI
23 Febbraio 2025 - 19:29
Il gruppone dei premiati
CREMONA - Giornata di bilanci, premiazioni (a partire da quelle dei 106 iscritti protagonisti di 50 donazioni al 31 dicembre scorso) ed elezioni per l’Avis comunale di Cremona, che questa mattina ha riunito presso la sede di via Massarotti l’assemblea dei soci sotto la guida del presidente Giuseppe Scala. Consegnate anche le borse di studio agli studenti donatori laureati Camilla Balconi, Giulia Verdelli, Marco Zucchi (mentre domani sarà la volta di Sara Chiari).
L’appuntamento ha quindi segnato la conclusione del mandato quadriennale 2021 - 2024. Il nuovo consiglio (15 componenti) si riunirà prossimamente per eleggere i vertici dell’associazione.
Nella sua relazione, Scala ha fornito una dettagliata analisi dello ‘stato di salute’ dell’associazione. Prosegue - ma rallenta - il calo dei donatori: 608 in meno dal 2020 al 2024, di cui però ‘solo’ 57 nell’ultimo anno; bilancio in rosso anche per i nuovi iscritti: 248, il dato più basso del periodo considerato, 54 in meno rispetto al record del biennio 2022/2023. «Cifre sulle quali - ha precisato Scala - incide anche la puntuale ‘scrematura’ di quanti non rispondevano più da tempo alle nostre chiamate». L’immagine che ne deriva è dunque molto più aderente alla situazione reale. La divisione per sesso non modifica il rapporto sostanzialmente consolidato di 2 a 1 tra maschi e femmine; mentre quella per fasce d’età conferma nel quinquennio il lento ma costante aumento degli over 56 (24%); stabili al 30% i soci di età compresa fra i 46 e i 55 anni, in diminuzione (al 20%) quelli fra i 36 ed i 45, stabili al 18% quelli tra 26 e 35 e in calo di punto quelli tra 18 e 25 (8%). Si conferma quindi la necessità di incrementare e ringiovanire le file, per salvaguardare la disponibilità di un bene così prezioso e del quale chiunque può trovarsi ad avere bisogno per la cura o la stessa sopravvivenza.
Tra le ragioni di abbandono da parte dei soci, solo il 39% complessivo dei casi riguarda motivi di salute o di età, mentre il restante 61% o non viene spiegato o si deve ad autoritiro o trasferimento. «Sarebbe moto utile- ha sottolineato Scala - conoscete meglio le ragioni, per provare a dare una ‘risposta’ adeguata».
Le donazioni, che vengono effettuate sia presso l’Unità di raccolta Avis che presso il Centro trasfusionale dell’Asst, nel 2024 sono state 10.770 (210 in meno rispetto all'anno precedente e 53 in meno sul 2022). La domanda ha portato anche a un’offerta di donazioni più ‘mirata’: cresce quella di plasma in aferesi - che si effettua solo presso l’ospedale - sempre più importante anche a fronte delle necessità dell’industria farmaceutica; mentre quella di sangue del gruppo A è in media più che sufficiente e non ha quindi bisogno di essere incrementata. Alle tradizionali attività associative e di promozione, l’Avis di Cremona affianca ovviamente quelle di ‘verifica’ dello stato di salute dei donatori: 521 ECG e 1.256 visite di controllo nel 2024. Perché occuparsi degli altri è - sempre - un vantaggio per tutti.
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