L'ANALISI
20 Febbraio 2025 - 17:13
CREMONA - «Trasformare un muro, incollando dei poster colorati, significa trasformare la città, il nostro modo di viverla, di concepire lo spazio pubblico». E proprio con la ‘trasformazione’ di due muri cittadini si è concluso ‘Carta che pesta’, «il primissimo laboratorio di poster art di Cremona». Un progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione bresciana The True Quality, Coop Nazareth, Cosper, Arci e Comune all’interno del programma di valorizzazione dell’arte urbana finanziato dalla Regione.
«È stato un modo per guardare all’espressione artistica – spiega Giorgio Coppiardi, della cooperativa Nazareth – in un modo diverso dal solito che alla fine è risultato molto coinvolgente. Abbiamo proposto ai ragazzi (una ventina di alunni del liceo artistico ma anche diversi singoli interessati) un ciclo di tre incontri che li avrebbe portati a realizzare il proprio poster, imparando tecniche diverse e sperimentando in prima persona».
Con la conduzione di Semino Bevilacqua il primo incontro si è concentrato sulla tecnica del collage, il secondo sulla copia dal vero, grazie alla collaborazione del wrestler Luca Bacetti e infine il terzo sulla creazione di uno slogan e la realizzazione materiale del poster. «Poi sono stati gli stessi ragazzi ad incollare le proprie opere sui due muri, in via Vecchia Dogana e all’ospedale».
Un’esperienza formativa, coinvolgente e innovativa che, dalla teoria alla pratica, si è letteralmente incollata sui muri della città per durare. E il successo della prima edizione fa ben sperare per il futuro: «L’arte urbana vive una nuova giovinezza in città, sicuramente continueremo a sperimentare!».
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