CREMONA. NELLE AULE DI GIUSTIZIA

Maltrattamenti: l’ex lo inguaia

Colpo di scena nel processo all’uomo allontanato dalla 52enne

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19 Febbraio 2025 - 21:05

CREMONA - L’ex compagna lo ha accusato di averla pesantemente maltrattata «per dieci anni», dal 2013. Ma c’è un’altra donna che contro quest’uomo ha usato parole forti: la fidanzata precedente. «Con lui ho avuto una relazione. Una volta quasi mi ha rotto il naso, ho passato una notte in ospedale. Una volta ha tentato di accoltellarmi. Le minacce? Sì. Ho avuto un aborto spontaneo dopo la violenza sessuale. Conosco la sua ex, ci siano confrontate sulle nostre situazioni».

Da oggi, le dichiarazioni shock sono agli atti del processo nei confronti di un 34enne italiano, in carcere per aver violato la misura del divieto di avvicinarsi all’ex compagna di 52 anni, gli ultimi dieci «un inferno». È in carcere perché «ha sfondato la porta di casa, me lo sono trovata in camera da letto, mi ha dato dei pugni, siamo andati in cucina, ha preso le forbici, in anticamera ha tagliato tutti i giubbini. Mi sono detta: ‘O vado via io, o qui mi ammazza’. Sono saltata fuori in pigiama».

Quel giorno, la donna è corsa da un’amica e ha chiamato le forze dell’ordine. Sono arrivati i carabinieri. Il brigadiere oggi ha spiegato: «Quando siamo arrivati, c’era una ambulanza che girava in zona alla ricerca dell’appartamento. Siamo andati al secondo piano. L’imputato era solo in casa. La signora, lo abbiamo poi saputo, poco prima delle 13 era uscita ed era andata da un’amica. Ha detto che era stata minacciata. L’uomo aveva la misura del divieto di avvicinamento dal 2021. Lo abbiamo accompagnato in caserma, aveva le chiavi dei casa, ce le ha consegnate».

Parte civile con l’avvocato Vittorio Patrini, è ancora così terrorizzata che la scorsa udienza aveva testimoniato dietro il paravento. Difeso dall’avvocato Raffaella Parisi, il 5 marzo l’imputato si difenderà.