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CREMONA: IL CASO

L’auto in divieto di sosta ‘prigioniera’ in deposito

Domenica chiuso, e un turista che non ha potuto ritirare la vettura. Conto beffa: due giorni

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

18 Febbraio 2025 - 05:00

L’auto in divieto di sosta ‘prigioniera’ in deposito

Un tratto di via Volturno

CREMONA - Ha trascorso il weekend in città, ma il soggiorno gli è costato 400 euro in più del previsto, a causa di un divieto di sosta con rimozione forzata. Protagonista della disavventura è un milanese che contesta la multa, ma soprattutto l’impossibilità di ritirare il veicolo di domenica: l’appalto con il Comune di Cremona infatti non prevede l’apertura del deposito nei giorni festivi. Il comandante della Polizia locale, Luca Iubini, rivendica la correttezza dell’operato degli agenti.


Tutto è accaduto ieri l’altro mattina, attorno alle 8, quando un residente di via Volturno non è riuscito a passare dal cancello di casa a causa di un veicolo posteggiato di fronte sul lato opposto della carreggiata, nonostante il passo carrabile. Inevitabile la chiamata alla Polizia locale, così come è stata inevitabile la rimozione del mezzo che non avrebbe rispettato segnaletica verticale (comprendente l’indicazione ‘Manovra sul lato opposto’ al di sotto del disco rosso-blu) e orizzontale (striscia giallo-nera sull’orlo del marciapiede).

Il comandante Luca Iubini

L’automobilista, però, non è dello stesso parere: a suo avviso la segnaletica non era chiara, perché non ripetuta sul lato in cui ha lasciato la vettura, e promette dunque un ricorso. «Ma oltre il danno, la beffa – racconta il turista –: dal deposito Visa Car mi hanno detto che, essendo domenica, non avrei potuto ritirare l’auto ma che avrei dovuto attendere fino a lunedì». A quel punto è stato costretto ad andare a casa col treno e a tornare a Cremona ieri, perdendo mezza giornata di lavoro: «Ho dovuto prendere un taxi per raggiungere l’auto, pagare il traino e due giorni di deposito anziché uno. Totale: 390 euro, più la sanzione di 29. Una città d’arte — conclude — può permettersi di trattare in questo modo un visitatore? Con un deposito chiuso la domenica, giorno in cui è più probabile che ci finiscano le auto dei visitatori?».


Iubini premette: «Su sanzione e rimozione non c’è nulla da eccepire, perché la segnaletica era regolare e fra l’altro chi doveva uscire da casa propria aveva un’emergenza in atto». Quanto a giorni e orari di apertura del deposito, spiega: «Le modalità sono frutto di una gara d’appalto, che non era stata semplice. La prima infatti era andata deserta: nessuno aveva partecipato, cosa che ci aveva messo in grande difficoltà. Erano così seguite riflessioni del Comune, per arrivare all’individuazione di un privato. In questi casi ci si deve infatti anche adeguare all’offerta che c’è sul territorio». Portare le auto altrove nei giorni festivi in cui il deposito è chiuso, ad esempio nel piazzale della Polizia locale, secondo Iubini non è una strada percorribile: «Ci sono regole ben precise, che rientrano appunto nell’appalto, e criteri di legge da seguire».

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Commenti all'articolo

  • presario

    18 Febbraio 2025 - 11:54

    Parcheggiare meglio? Speriamo che la l'azione serva ....

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