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Sicurezza, a Milano un confronto su legalità, diritti e politiche urbane

L'assessore Canale: "Ruolo strategico della Polizia Locale"

La Provincia Redazione

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13 Febbraio 2025 - 10:59

Sicurezza, a Milano un confronto su legalità, diritti e politiche urbane

CREMONA - Si è svolto ieri, mercoledì 12 febbraio, presso il palazzo di Regione Lombardia a Milano, il convegno “Sicurezza: più fatti e coesione sociale”, un confronto su legalità, diritti e politiche urbane organizzato dal gruppo PD Lombardia. All’evento hanno partecipato importanti esponenti del panorama politico e sociale, tra cui Pierfrancesco Majorino, presidente del gruppo consiliare del Partito Democratico, Mario Fragomeli, consigliere regionale e responsabile sicurezza PD Lombardia, Silvia Roggiani, deputata e segretaria PD Lombardia, Matteo Mauri, deputato e responsabile nazionale del dipartimento sicurezza PD, don Burgio, cappellano dell’istituto penale per minorenni di Milano “Beccaria”, la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l’assessore alla sicurezza di Milano Marco Granelli, la consigliera regionale PD Carmela Rozza e la sociologa Valeria Verdolini.

Tra i partecipanti anche Santo Canale, assessore alla Sicurezza e alla Polizia Locale del Comune di Cremona e vicepresidente del dipartimento per la Sicurezza in Anci Lombardia. Nel suo intervento, Canale ha portato una riflessione sulla realtà di Cremona e sulle problematiche comuni alla maggior parte delle città italiane.

Dal convegno è emerso che, sebbene la provincia di Cremona presenti un indice di criminalità non particolarmente elevato (al 62º posto su 106 province, secondo i dati sulle denunce del 2023), molti cittadini lamentano un diffuso senso di insicurezza, che le amministrazioni locali hanno il dovere di affrontare. Questo disagio può essere legato a contesti urbani poco curati, con scarsa illuminazione, ma è anche aggravato dall’aumento di episodi di violenza, spesso attribuibili a giovani in difficoltà, privi di riferimenti solidi nella famiglia, nella scuola e nei luoghi di aggregazione.

Gli amministratori locali giocano un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza, non solo attraverso l’applicazione della legge, ma anche ricostruendo un rapporto di fiducia con i cittadini, i giovani e le categorie più vulnerabili, affinché possano riappropriarsi degli spazi urbani ed evitare l’isolamento sociale.

Canale ha sottolineato anche le difficoltà degli enti locali nell’assunzione di personale per la Polizia Locale. Nonostante gli sforzi per incrementare l’organico, il sistema presenta una criticità: gli agenti neoassunti devono completare un corso di formazione Polis, erogato da Regione Lombardia, che spesso subisce ritardi, impedendo loro di entrare subito in servizio effettivo e riducendo l’impatto immediato delle nuove assunzioni.

L’assessore ha evidenziato il ruolo strategico della Polizia Locale, fondamentale per il contatto diretto con la popolazione e per indirizzare le politiche di sicurezza. “Ho trovato molto stimolante la partecipazione a questo incontro” – ha dichiarato Canale – “Il confronto e la collaborazione attiva, tradotti in azioni concrete, sono essenziali per un reale cambiamento. La parola d’ordine è controllo del territorio, e dobbiamo mettere i nostri agenti nelle migliori condizioni possibili per farlo. Questo è compito della politica. Le soluzioni vanno trovate nel contatto con i cittadini, e qui la Polizia Locale gioca un ruolo fondamentale. L’ho percepito negli anni di servizio al comando di Bergamo e lo vedo ogni giorno nel confronto con gli uomini del Comando di Cremona. Far rispettare le leggi è un punto di partenza, ma non la soluzione al problema. Per questo serve il contributo di tutti: politica, forze dell’ordine e cittadini”.

Conclusione condivisa da tutti i partecipanti al convegno è che la sicurezza non può basarsi esclusivamente sull’applicazione rigida delle leggi, ma necessita di politiche integrate e soluzioni concrete per ristabilire equilibrio e coesione sociale.

A chiudere i lavori è stato Franco Gabrielli, delegato del sindaco di Milano per la sicurezza e la coesione sociale, già capo della Polizia e direttore generale della Pubblica Sicurezza. A lui sono stati rivolti i ringraziamenti per il lavoro svolto negli anni, non solo per Milano, ma per l’intero Paese.

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