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DOVERA: IL CASO

La tangenziale non esce dal pantano

Vertice tra Provincia e sindaci dell’Area omogenea, ma i 13 milioni restano in forse

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Febbraio 2025 - 08:52

La tangenziale non esce dal pantano

Il presidente Roberto Mariani e lo striscione a Dovera

DOVERA - Situazione di stallo sulla tangenziale, con la Provincia che non pare affatto intenzionata a fare una marcia indietro sull’intenzione di togliere i 13 milioni di euro di finanziamento al progetto dell’arteria, che dovrebbe eliminare il traffico pesante dal paese. L’incontro di ieri sera a Crema, nella sede di Consorzio.It, tra il presidente dell’amministrazione provinciale Roberto Mariani, il vice Luciano Toscani e l’Area omogenea, si è chiuso senza decisioni in un senso o nell’altro.

Dagli amministratori cremaschi, con il presidente Gianni Rossoni in testa, per ora nessun commento ufficiale. Verrà convocata una giunta dell’Area il 19, per poi prendere una posizione. Sin dall’inizio l’organismo territoriale si è posto come mediatore tra il Comune e l’ente cremonese. Nel frattempo appena fuori paese, all’altezza del cavalcavia della Paullese, ieri mattina è comparso un eloquente striscione: «La tangenziale è nostra».

Dell’opera che rischia di saltare hanno parlato anche i rappresentanti di Europa Verde, che nei giorni scorsi sono stati ricevuti a Cremona dallo stesso Mariani. «Abbiamo affrontato diverse questioni aperte in cambio ambientale, in particolare nell’area cremasca — intervengono il presidente provinciale del movimento ambientalista Andrea Ladina e il portavoce Francesco Rossetti —: ci siamo soffermati sulle aree della logistica sorte nei pressi della Paullese, sia a Dovera, sia Pandino, in più ricordiamo che nella stessa area ci sono i capannoni edificati 25 anni fa e mai utilizzati; un problema legato allo spreco di suolo, ma anche all’impatto del traffico pesante proprio sulla Bergamina, già aumentato da quando è stata aperta l’autostrada BreBeMi. Questi insediamenti vanno dunque ad incidere sia sul numero di camion che passano in centro a Dovera, sia sulla pericolosità della provinciale stessa. Per questo la tangenziale — rimarcano — è fondamentale ed è altrettanto importante allargare la Bergamina più a nord, in prossimità dell’incrocio con Gradella, almeno sino alla casa cantoniera dello svincolo per Rivolta».

Al momento, avendo deciso di abbandonare il progetto di costruzione della tangenziale di Dovera, la Provincia chiederà alla Regione di dirottare i 13 milioni di euro, messi sul piatto, in favore della bretella di Casalmaggiore. Per l’opera doverese ne servirebbero ulteriori 5,5, con Mariani che ha già detto chiaramente che queste risorse in Provincia non ci sono.

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