L'ANALISI
11 Febbraio 2025 - 19:06
PESCAROLO - Domenica 16 febbraio 2025 parte la 59ª edizione del Carnevale di Pescarolo e nel capannone di via Zanetti, cuore e laboratorio dell’evento, fervono i preparativi e gli ultimi ritocchi ai famosi carri. Tanto lavoro e tanto impegno per una tra le iniziative più sentite del paese e più conosciute del nostro territorio.
«A Pescarolo il Carnevale vanta una tradizione notevole – spiega Emanuele Calcina assessore e consigliere Pro loco – e soprattutto appassiona da sempre i nostri concittadini e non solo. Dietro i quattro appuntamenti delle sfilate e delle mascherate ci sono impegno e passione, oltre che la bellezza di fare gruppo con l’intento di realizzare sempre qualcosa di unico e che possa stupire chiunque venga a trovarci».
I tradizionali carri, che vengono allestiti e preparati da un anno con l’altro, rappresentano il tratto più importante della kermesse e «tutti gli anni, anche se con qualche difficoltà, riusciamo sempre a trovare nuovi spunti e soprattutto persone che ci aiutano nella loro realizzazione». Quest’anno i grandi carri saranno cinque, più, forse un paio di carri più piccoli. «Vediamo, non anticipiamo nulla, così come non possiamo ancora svelare nulla di quello che si vedrà sui grandi carri, a parte che saranno a tema luna park, personaggi storici e mondo delle favole».
Si parte domenica prossima, con l’appuntamento a partire dalle 14.30 di piazza Garibaldi con i carri e le mascherate. Poi il 23 febbraio e il 2 marzo, sempre dalle 14.30, con la proclamazione del carro e della mascherata vincitori di questa edizione, la sfilata in notturna del 1° marzo e poi il consueto falò del martedì grasso, nell’ultimo giorno di Carnevale. Riti e gesti che ormai fanno parte di un’antica tradizione. «Il sindaco consegnerà le chiavi a Re Carnevale, da quel momento partirà la festa. Per il falò c’è un rituale preciso che va assolutamente rispettato e al quale i pescarolesi tengono particolarmente. Si va alla ricerca della quercia nelle campagne circostanti il paese il sabato pomeriggio antecedente al falò, si accende il Landini, il mitico trattore, per accompagnare la pianta in piazza. Il lunedì grasso, invece, il rovere viene trainato da grandi e piccini lungo un percorso che attraversa tutto il paese, la pianta viene infine innalzata nella piazza del paese. Alle ore 20 del martedì grasso al suono a martello dell’Ave Maria, si accende la catasta di legno e si attende che le fiamme arrivino in cima; nel frattempo si fanno tre giri intorno al falò in senso antiorario». Il conto alla rovescia è partito.
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