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CREMONA. SAN LUCA

Alla domenica la messa sarà in inglese

Il rito delle 17 sarà officiato da padre Jackson e pensato per gli studenti stranieri

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

11 Febbraio 2025 - 05:15

Alla domenica la messa sarà in inglese

CREMONA - È per ora solo una sperimentazione che durerà due mesi, per otto domeniche. La celebrazione della santa messa a San Luca la domenica alle 17 sarà in inglese. È questa l’idea che lanciano i padri Barnabiti per far sentire a casa loro gli studenti che arrivano da tutto il mondo e frequentano corsi in inglese nelle varie università della città. Un altro, inatteso e piacevole segno di attenzione nei confronti della comunità di giovani non italiani che scelgono Cremona come luogo di studio. Anche così si costruisce il senso di comunità e un atteggiamento di ospitalità e attenzione ai bisogni di chi viene da lontano.

Padre Jackson, di origini indiane, sarà il sacerdote che celebrerà messa, affiancato da uno studente venezuelano che si occuperà delle letture. «È un’idea semplice, ma che vuole aiutare gli studenti che non parlano italiano, ma inglese, a non perdere la buona abitudine di frequentare la messa domenicale — afferma padre Jackson —. Abbiamo iniziato domenica scorsa, c’erano cinque o sei ragazzi, ma speriamo che pian piano la voce si diffonda. Come dicevo, si tratta di un esperimento pensando ai tanti corsi magistrali attivati in città e in lingua inglese. Tali corsi richiamano ragazzi che non necessariamente devono imparare la nostra lingua. Tenuto conto di questo, abbiamo creduto di offrire un servizio agli studenti non italiani che vogliono continuare ad andare a messa, potendo seguire il rito nella loro lingua».

Intanto, non nega padre Jackson che sia, questo, anche un modo per tornare a esercitare l’inglese e riunire una comunità che magari possa ritrovarsi e conoscersi grazie al comune idioma: «Io è tredici anni che vivo in Italia, ma poter celebrare in inglese mi fa piacere e mi aiuta a esercitare la lingua che inevitabilmente rischia di non essere fluida se non la si utilizza. Vediamo come andrà. Se si diffonde la voce magari aumentiamo il numero di fedeli. Ma per fare un bilancio ci siamo dati due mesi di tempo. Poi vedremo se continuare oppure cessare la sperimentazione».

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Commenti all'articolo

  • Rolson Fernandes

    11 Febbraio 2025 - 11:26

    Ottima iniziativa!

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