L'ANALISI
08 Febbraio 2025 - 19:00
CERMA - Passione, passatempo o semplice nostalgia: i mattoncini colorati non hanno età e soprattutto nessuna intenzione di passare di moda. Oggi e domani il museo civico di Crema e del Cremasco ospita ‘Mattoncini al museo’, manifestazione che rende omaggio ai mattoncini colorati che hanno visto crescere intere generazioni. Tra quadri, opere d’arte, città in miniatura e un circuito per macchinine telecomandate — tutto ovviamente costruito assemblando mattoncini — le sale del museo e del centro culturale Sant’Agostino concentrano entusiasmo, divertimento, leggerezza e una passione che richiama visitatori di qualsiasi età.
La manifestazione è anche l’occasione per avvicinare i più piccoli alla proposta culturale cremasca e proporre alle famiglie un appuntamento adatto a tutte le età, dai più piccoli, che possono viaggiare con la fantasia nell’area giochi, fino ai più grandi, che hanno l’opportunità di ammirare tributi ad artisti e saghe cinematografiche.
Ugo Carminati, presidente di Cremona Bricks, racconta con entusiasmo il legame dell’associazione con Crema e gli espositori cremaschi. «Per noi Crema significa un po’ tornare a casa. Quest’anno abbiamo voluto rendere omaggio in modo particolare alla città: oltre al duomo, abbiamo in esposizione tributi all’arte organaria e al Carnevale Cremasco». Nata da un gruppo di amici cremonesi nel 2012, oggi l’associazione culturale Cremona Bricks riunisce oltre centocinquanta soci provenienti da tutta Italia. L’associazione ha un solo requisito essenziale: la voglia di giocare senza limiti con la propria fantasia. Si dice soddisfatto l’assessore alla Cultura di Crema Giorgio Cardile.
«Apriamo la stagione delle iniziative culturali con ‘Mattoncini al museo’, una due giorni all’insegna di fantasia, colori e creatività». Ringraziando la rinnovata creatività degli espositori di Cremona Bricks, aggiunge: «Osservando i capolavori costruiti con i mattoncini i più piccoli possono immaginare nuove costruzioni e coltivare con la propria fantasia il desiderio di realizzarle e i più grandi riscoprire la propria immaginazione».
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