Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

LA SCIETÀ CHE INVECCHIA

Sempre meno giovani, ‘persi’ 1.607 in 10 anni

In provincia dati migliori della media nazionale, ma in Lombardia gli under 35 crescono

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

03 Febbraio 2025 - 05:10

Sempre meno giovani, ‘persi’ 1.607 in 10 anni

CREMONA - Come nella stragrande maggioranza delle province italiane, anche a Cremona e territorio la popolazione sta invecchiando, conseguenza di una progressiva riduzione della percentuale di giovani. Nel complesso, però, il numero dei residenti appartenenti alla fascia di età tra i 15 e i 34 anni tiene ancora botta, con una diminuzione percentuale non così vistosa. Lo certificano i dati resi noti dall’ufficio studi della Cgia di Mestre.

Tra il 2014 e l’anno scorso la provincia è passata da 72.027 abitanti della fascia di età oggetto dell’indagine a 70.420, ovvero una diminuzione di 1.607 unità, pari al 2,2%. Cremona è al 66esimo posto della classifica nazionale, considerando che, nella poco invidiabile prima posizione c’è la provincia del Sud Sardegna dove gli abitanti giovani sono crollati del 25,4%, passando da 76.951 a 57.417, un meno 19.534. Guardando invece ai dati lombardi, Cremona e il suo territorio sono penultimi nella speciale classifica regionale.

In diverse altre province il calo percentuale della popolazione giovane residente è stato inferiore. Addirittura ci sono territori dove il numero dei ragazzi e delle ragazze è aumentato negli ultimi 10 anni. Bergamo è passata da 235.520 residenti a 236.429, con un segno più di 909 unità, pari allo 0,4%. Irraggiungibile Milano da 628.401 a 692.057 +63.656 +10,1%) seconda a livello nazionale solo dietro Bologna. Molto bene anche Monza e Brianza con un più 3,1% (da 172.487 a 177.883 +5.396). Fanno meglio Pavia, che vede salire i propri residenti giovani di 862 unità, un incremento dello 0,8% (da 104.513 a 105.375). Seguono Como, dove il numero di residenti della fascia dai 15 ai 34 anni è invariato, e Brescia con un calo di sole 346 unità, lo 0,1% (da 265.631 a 265.285 residenti giovani). A Lodi vivono 47.091 ragazzi e ragazze.

Dieci anni fa erano 47.444 (meno 353, meno 0,7%). Poi Lecco (da 68.323 a 67.663, meno 660, meno 1,0%). Poi Varese (da 177.663 a 175.342, meno 2.321, meno 1,3%) e Mantova (da 81.595 a 80.382, meno 1.213, meno 1,5%). Peggio di Cremona fa solo Sondrio, con un calo del 3,8%, passando da 37.659 a 36.227, meno 1.432. Le variazioni in positivo dei singoli territori sono essenzialmente frutto dei trasferimenti di residenti.

A livello nazionale, infatti nel 2014 c’erano poco più di 12,8 milioni di giovani. L’anno scorso erano scesi a 12,1 milioni. Una contrazione che ha colpito il Centro (meno 4,9%) e soprattutto il Mezzogiorno, con una riduzione allarmante del 14,7%. «Ormai è evidente — evidenzia l’assessora comunale al Welfare Marina Della Giovanna — come i giovani siano i principali protagonisti del calo demografico in atto nella società italiana.

I dati relativi all’andamento sul territorio provinciale, pur non drammatici come quelli del Sud, fotografano comunque un trend negativo e, soprattutto se confrontati col resto della Lombardia, meritano attenzione. Per contrastare problemi strutturali e di lunga durata, insegnano gli esperti, serve un approccio altrettanto strutturato e lungimirante, che veda la spesa sociale non come un costo ma come un investimento sul futuro. Occorre lavorare per ridurre le diseguaglianze di genere e generazionali, approntando contesti favorevoli alla buona crescita di bambine e bambini. Diversamente — conclude l’assessore — più passa il tempo più diventa difficile invertire la curva negativa».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400