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CREMONA: IL CASO

Zona Po, assemblea e petizione: «Quel muro deve rimanere»

Il Comitato protesta contro il progetto di ‘liberare’ il parco Tognazzi dalla recinzione

Claudio Barcellari

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02 Febbraio 2025 - 19:32

Zona Po, assemblea e petizione: «Quel muro deve rimanere»

Paolo Carletti, Gianpaola Costanzo e la recinzione che il Comune vorrebbe eliminare

CREMONA - «Non buttate giù quel muro». È il grido dei residenti del quartiere Po, che, a fronte della decisione dell’amministrazione di abbattere la barriera che attualmente separa parco Tognazzi dal viale Po, sono pronti a far sentire la propria voce. L’8 febbraio si incontreranno per valutare una raccolta firme per contrastare l’iniziativa. «Il muro — proclama Gianpaola Costanzo, presidente del Comitato di quartiere — deve rimanere: è parte della nostra storia, che si intreccia con quella dell’intero quartiere. Fa parte della vecchia fornace. Per quale ragione si dovrebbe pensare di abbatterlo?» Costanzo poi allarga il discorso ad altre questioni di natura urbanistica che minerebbero no il decoro della zona.

«Parco Sartori va riqualificato – spiega – a cominciare dalle ‘montagnole’. I residenti sono accanitamente contrari a questa trovata che è tutta del Comune, che risulta una spina nel fianco alla sicurezza della zona: i visitatori con bambini piccoli si trovano a confrontarsi con il problema della scarsa visibilità, che, sottolineo, è tutto nuovo e determinato da scelte dell’amministrazione. Prima, un qualsiasi genitore avrebbe potuto monitorare con cura i figli al parco, perché l’area era a portata di sguardo».

Le lamentele riportate dai residenti in relazione alle condizioni del parco trascendono il tema delle montagnole, e spaziano tra le varie sfumature del decoro del quartiere. «I tavoli del parco appaiono, al momento, in grave stato di usura – aggiunge Costanzo – e anche i giochi destinati ai bambini sono in condizioni inaccettabili». Costanzo si richiama ad un incontro avuto con la giunta comunale, che, guidata dal sindaco Andrea Virgilio, aveva visitato il quartiere. «Il 15 gennaio — spiega — abbiamo incontrato l’amministrazione, e ne abbiamo approfittato per mettere in evidenza tutte queste criticità. Non abbiamo mai riscontrato segnali di interessamento reale da parte dell’amministrazione».

Infine il muro, che l’amministrazione avrebbe pianificato di abbattere per ragioni di estetica urbana. «Si tratta dell’ennesima difficoltà di fronte alla quale siamo posti senza preavviso – commenta Costanzo – e ormai è chiaro che non riusciamo a cavare un ragno dal buco. Abbiamo dunque deciso di procedere indicendo un’assemblea finalizzata alla ricerca di una soluzione reale. Siamo obbligati a ricorrere a questo perché i residenti sono veramente arrabbiati, e dicono di non poterne più. Persino le iniziative positive, come quella di piantare alberi in via della Ceramica, hanno incontrato il fallimento: le piante sono tutte morte e secche. Segno che i soldi vengono sprecati».

Costanzo conclude lamentando una scarsa attenzione da parte della giunta nei confronti del quartiere. «Il lavoro è stato insufficiente — argomenta — anche in relazione al famoso muro, che l’assessore Carletti ha deciso di rimuovere in linea con ciò che è stato previsto per il parco del Vecchio Passeggio». Risponde l’assessore Paolo Carletti, smorzando i toni e dichiarando di essere pronto ad ascoltare le richieste dei residenti. «Nessuna battaglia ideologica contro il muro — esordisce con chiarezza — anche se la struttura in questione non è altro che un muro di cinta, posteriore agli anni ’50, che cingeva una proprietà privata. Oggi, tale proprietà ha smesso di esistere, dunque non vedo perché conservare il muro».

Tuttavia, al di là delle ragioni, Carletti manifesta grande apertura nei confronti dei cittadini: «Il progetto prevede di sostituire il muro con una siepe — spiega l’assessore — ma siamo apertissimi ad ogni genere di proposta. Urbanisticamente parlando, mi sembrava sensato agire in questo senso, in modo che lo sguardo del visitatore si posasse sul parco nel suo insieme. Era e resta un’idea dell’amministrazione».

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