L'ANALISI
31 Gennaio 2025 - 20:24
Marco Valcarcel, Giulia Sole Bergamaschi, Alessio Maganuco, Gabriele Piazzoni e Nancy Pederzani
CREMA - La data scelta è il 24 maggio, quella in cui il Piave mormorava e la città verrà invece attraversata dall’onda arcobaleno del Crema Pride. In entrambi i casi, il clamore sarà quello della battaglia. Nella stretta attualità, una battaglia «per i diritti civili e per la libertà di essere se stessi e di amare chi si vuole». Ad affermarlo è stato Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, affiancato da Alessio Maganuco (Cgil), Nancy Pederzani (consigliera comunale) e dai giovani Marco Valcarcel e Giulia Sole Bergamaschi. Sono stati loro, oggi pomeriggio alla Camera del lavoro, a presentare il primo Pride che si terrà a Crema.
«Il primo — ha affermato Piazzoni — in una città non capoluogo, in una piccola comunità dove avrà più visibilità, perché anche qui ci sono fenomeni di discriminazione. Vogliamo coinvolgere l’intero Cremasco, chiedendo il patrocinio a tutti i Comuni. E ci rivolgiamo a tutte le associazioni». Maganuco ha illustrato il percorso: «Il corteo partirà verso le 15.30 da piazza Garibaldi, attraverserà il centro fino a piazza Giovanni XXIII, poi girerà verso il Campo di Marte e via Diaz per far ritorno in piazza Garibaldi, dove ci saranno i vari interventi. Sabato 8 febbraio 2025, al Bar Parko, è previsto un incontro aperto a tutti per costituire il comitato organizzatore e per cercare i volontari».
Pederzani ha esposto gli obiettivi dell’evento: «Visibilità e riconoscimento delle identità, promozione dei diritti civili, educazione e cultura del rispetto, contrasto all’odio e alla violenza e sostegno alle famiglie». Crema, che ha ottenuto notorietà nel mondo grazie al film Chiamami col tuo nome, che racconta una storia d’amore omosessuale, si prepara a combattere i pregiudizi, a dare voce e coraggio a chi ancora ha timore a rendersi visibile e a far riconoscere la propria identità. «Vogliamo che se ne parli — ha concluso Piazzoni — consapevoli che non mancheranno le critiche, gli attacchi e le posizioni contrastanti. Accettiamo la sfida. Il Crema Pride sarà qualcosa di dirompente, ma siamo fiduciosi per questa città, che ha un tessuto molto vivo. Contiamo sui giovani per trascinare in piazza anche gli adulti».
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