L'ANALISI
02 Agosto 2013 - 15:59
Nell'orecchio un auricolare Bluetooth, in tasca un cellulare acceso e, fuori dalla porta, un complice in collegamento diretto pronto a suggerire le risposte: così un indiano classe 1985 ha provato a superare l'esame teorico per l'ottenimento della patente di guida. Ma dopo aver fornito 22 risposte corrette consecutivamente, l'esaminato è stato pizzicato dai responsabili della Motorizzazione con la collaborazione degli agenti della polizia stradale. Risultato: prova invalidata (con conseguente bocciatura) e denuncia a piede libero fomalizzata immediatamente. L'indiano aveva nascosto l'auricolare al di sotto delle cuffie che vegono fornite ai candidati stranieri all'inizio del test: una voce-guida ripete le domande, così da offrire un aiuto a chi non padroneggia perfettamente la lingua italiana.
La polizia stradale da tempo è attiva sul fronte del controllo dello svolgimento dei quiz per la patente: alcuni mesi fa, in rapida successione, erano state smascherate quattro persone, tutte straniere, che si erano sostituite ai reali candidati presentando false generalità. L'ultimo caso, invece, apre un nuovo fronte: quello dei 'trucchetti' tecnologici. Se l'esaminato è stato prontamente sanzionato, ora si ricerca anche il suggeritore occulto che si è dileguato subito dopo aver compreso che il piano ingegnosamente escogitato era andato in frantumi.
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