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CREMONA. L'APPELLO

«L’Ente Nazionale Sordi ora rischia il caos»

La delegazione cittadina ‘scoperta’ dopo che la storica segretaria ha lasciato l’incarico. Senza una persona udente nell’amministrazione, la macchina dell’associazione, che comprende decine di non udenti cremonesi, si ritrova impantanata nel fango

La Provincia Redazione

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24 Gennaio 2025 - 05:25

«L’Ente Nazionale Sordi ora rischia il caos»

CREMONA - È il caos nella delegazione cittadina dell’Ente Nazionale Sordi (Ens). Da settimane, la segreteria della sezione cremonese è completamente scoperta, dopo che la dipendente storica è stata costretta ad abbandonare l’incarico per ragioni di salute. L’emergenza è reale: senza una persona udente nell’amministrazione, la macchina dell’associazione che comprende decine di non udenti cremonesi si ritrova impantanata nel fango.

Lancia l’appello la signora Giuseppina Orioli, volontaria in pensione che si è offerta di dare una mano. «Mi sono proposta come volontaria – racconta – perché, essendo in pensione, avevo il tempo per risolvere temporaneamente il problema. La segretaria che era incaricata di gestire la contabilità ha recentemente dovuto dare le dimissioni a causa di gravi problemi di salute. Da un giorno all’altro, le cose all’Ens sono cambiate, e ora la parte amministrativa versa in condizioni critiche».

Orioli spiega che la buona volontà non è sufficiente per gestire la parte ragionieristica. Ci vuole un professionista. «Nonostante il mio impegno – afferma Orioli – non posso ricoprire il ruolo che aveva la segretaria, perché non so dove mettere le mani. In questo momento, mi limito ad essere la voce dei sordi rispondendo al telefono. C’è urgente bisogno di qualcuno che abbia buone competenze in materia di contabilità e gestione delle fatture. Senza una figura di questo genere, i membri dell’associazione non riescono ad andare avanti».

Gli associati si stanno appoggiando alla signora Orioli per tentare di trovare una soluzione. «Mi hanno chiesto di aiutarli a cercare qualcuno che si occupi della segreteria – conclude Orioli – ma finora non abbiamo trovato nessuno. Se ci fossero interessati, preciso che la sede di Milano ha assicurato la presenza di un addetto dell’ente, che affiancherebbe la figura in una prima fase per illustrare i dettagli del lavoro».

Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente, Ilaria Miglioli che si è pronta ad illustrare i dettagli dell’impegno richiesto.

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