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CREMONA. GIUDIZIARIA

«Ci ha avvelenato il cane». Il pm: non ci sono le prove

I proprietari di Queen sostengono che il vicino di casa abbia utilizzato del lumachicida

Francesca Morandi

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fmorandi@laprovinciacr.it

22 Gennaio 2025 - 21:16

«Ci ha avvelenato il cane». Il pm: non ci sono le prove

Beduschi e Fontana

CREMONA - Si chiama Queen, è un Beagle. I suoi padroni sostengono che il vicino di casa lo abbia avvelenato con il lumachicida. Il cane è stato curato e salvato. Storia di fine agosto del 2023. Nell'indagine per maltrattamenti di animale, il pm ha chiesto l'archiviazione per il vicino difeso dall'avvocato Guido Priori: non ci sono le prove. I padroni del cane (assistiti dall'avvocato Marco Gamba) si sono opposti, il gip si è riservato.

Queen viveva con i suo padroni all'interno della villa con un grande giardino recintato. Lo stesso dove il cane scorrazzava e abbaiava. Ma per i padroni, ogni volta che abbaiava, il vicino si sarebbe infastidito. Nella querela sostengono di averlo sentito urlare più di una volta «Basta!» «Allora!». La sera del 26 agosto, rientrato in casa, il cane non aveva fame, tremava, dalla bocca gli usciva molta bava. La corsa all'Animal Hospital, la lavanda gastrica, la diagnosi: ‘Avvelenamento da lumachicida’. Unico sospettato, il vicino, perché «non ha mai nascosto la sua insofferenza verso il nostro cane», perché, come riportato in querela, nel pomeriggio la padrona lo aveva visto davanti alla sua casa con due scatole di lumachicida. Perché sempre nel pomeriggio, il cane era stato visto uscire in giardino e dirigersi verso una parte della recinzione strappata nella parte bassa. «Lo ha attirato in quel punto e avvelenato». E «in quel punto, la polizia trovò molto lumachicida».

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