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NAVIGAZIONE SUL PO: IL REPORT

Bene i diporti turistici, il traffico merci arranca

Nonostante i 50 milioni per la conca di Isola Serafini, poche le imbarcazioni di classe V

Elisa Calamari

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21 Gennaio 2025 - 05:25

Bene i diporti turistici, il traffico merci arranca

CREMONA - Navigazione fluviale fra luci e ombre: se nel 2024 è stata registrata una ripresa del trasporto turistico, quello delle merci nonostante gli investimenti milionari resta al di sotto delle effettive possibilità. Gli oltre 50 milioni di euro spesi per la conca di navigazione di Isola Serafini, infatti, non hanno dato il ‘la’ al passaggio delle famose imbarcazioni di classe V. Nel 2024 dalle porte vinciane di Monticelli d’Ongina sono transitate solo 108 imbarcazioni da lavoro (per lo più draghe), contro le 125 del 2023. Va meglio alla conca di Cremona, che nonostante gli iniziali intoppi legati ai lavori di riqualificazione terminati circa un anno fa, ha registrato il trasporto di 2.892 tonnellate di materiali. Trenta, fra chiatte e spintori, i grandi transiti di tipo industriale contati nello specchio d’acqua cremonese.

I dati sull’anno appena trascorso arrivano dall’Aipo, che proprio tramite l’ufficio di Cremona regola anche i passaggi dalla conca della Bassa Piacentina. Lì complessivamente le cosiddette concate, ovvero i transiti che possono essere anche contemporanei, sono state 316: in lieve calo rispetto al 2023, quando erano state 346, ma in netto aumento rispetto al siccitoso 2022 quando si erano fermate a 102.

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Le imbarcazioni che hanno oltrepassato lo sbarramento sono state invece 519. Oltre alle già citate 108 barche da lavoro, sono da evidenziare i ben 411 passaggi di barche da diporto e turismo, per un totale di 928 persone trasportate. Per lo più passeggeri della motonave cremonese Mattei che, specialmente nei mesi estivi segnati dalla siccità, viene spostata a monte della diga. A Cremona sono state invece 54 le concate, con altrettante imbarcazioni transitate, per lo più da lavoro; 24 i passaggi di barche passeggeri o in generale da diporto.

Come incrementare questi numeri? Stando alla relazione sui fondali di Giancarlo Focherini dell’Aipo, pubblicata sulla rivista dell’ente ‘Qui Po’, il riferimento è lo studio ‘365 Po River System’, finalizzato a rendere navigabile i tratti per almeno 340 giorni all’anno con un minimo fondale di due metri. L’investimento economico necessario, riportato ai prezzi attuali, è però stimabile in circa 750 milioni di euro.

Somma decisamente superiore rispetto a quella messa a disposizione per la regimazione: «Al fine di allungare le durate di permanenza di fondali per la navigazione commerciale lungo il tratto navigabile del Po anche in concomitanza di portate di magra ordinaria — scrive ancora Focherini —, sono in corso di realizzazione progetti di interventi finanziati, anche per parte dei lavori, da Regione Lombardia e Regione Emilia-Romagna. In particolare, per il tratto compreso tra Piacenza e Foce Mincio è stato disposto un budget di circa 58 milioni di euro, compresi i lavori di costruzione delle opere».

Per migliorare ulteriormente la navigazione fluviale, Aipo ha anche in programma un importante investimento strutturale a Cremona: come anticipato nelle scorse settimane dal dirigente locale Alessio Picarelli, infatti, quest’anno saranno spesi 540mila euro per la messa in sicurezza del palancolato della pre-avanconca. L’intervento è necessario dopo il cedimento della parete sinistra che era avvenuto nel luglio 2022, in piena emergenza siccità.

Un crollo imprevisto, legato essenzialmente all’età delle strutture. «Si era provveduto nell’immediato alla messa in sicurezza della pre-avanconca e al ripristino delle condizioni di navigabilità — ha ricordato Picarelli —, ma sapevamo che sarebbe servito un piano di sistemazione aggiuntivo e successivo. Per arrivare a programmare questa riparazione sono servite approfondite analisi legate alla faglia, che spinge dal sotterraneo ostacolando il tutto. Ora — conclude Picarelli — siamo arrivati al dunque. L’eventuale stop alla navigazione, se sarà necessario, riguarderà qualche giornata al massimo. Non ci saranno, dunque, particolari disagi».

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