L'ANALISI
16 Gennaio 2025 - 05:30
(foto d'archivio)
CREMONA - Con l’irrigidirsi delle temperature il tema non può essere eluso: le bollette sono, per loro natura, una preoccupazione fissa per i cittadini. Timori di rincari che vanno a sommarsi al grido d’allarme dei commercianti, delle imprese e dell’industria. L’energia, che sia elettrica o gas per riscaldamenti e lavorazioni, serve a tutti. E quando i prezzi aumentano, la stangata arriva per tutti.
Una situazione che pesa sulle famiglie: «Rispetto allo scorso anno gli aumenti si fanno già sentire: una bolletta del gas che non arrivava ai 200 euro l’inverno scorso oggi ne costa quasi 500» testimonia Arsh Saini che vive con moglie e figlio a Grontardo. Anche per quanto riguarda le spese sull’elettricità «il prezzo è salito, meno del gas, ma comunque è salito. Me ne accorgo perché in questi mesi spendo quel che pagavo in estate, quando i consumi sono più alti tra ventilatori e altri elettrodomestici attivi».
E se per altri la batosta per il momento è stata contenuta, come per la studentessa Martina Tandurella, ci si aspetta una stangata nei prossimi mesi: «Stiamo molto attenti ai consumi per ora ma con le prossime bollette ne vedremo delle belle...».
Molti legano infatti i recenti aumenti, come quelli più evidenti e immediati sul prezzo del carburante, allo stop sancito dall’Ucraina al passaggio del gas russo verso l’Europa. «E non è solo la materia prima: controllando la bolletta i rincari pesano anche sull’Iva, sui costi di trasporto e altre voci di spesa. Se il primo aumento mi sembra comprensibile, questo sinceramente mi pare sproporzionato e ingiusto».
A questo si aggiunge il passaggio dell’anno scorso dal mercato tutelato a quello libero per l’energia, come evidenziato anche dall’analisi elaborata da Segugio.it: «Nell’ultimo trimestre del 2024 in provincia di Cremona si evidenzia un calo del 2% del consumo medio a fronte di un calo della spesa annua del -19% per quanto riguarda l’elettricità». La spesa media è stata di 553 euro contro i 685 dello stesso periodo del 2023.
Una tendenza di segno opposto, che certifica i rincari, si registra in provincia invece sul gas: salgono i prezzi, del 6%, e consumi, del 5%. Spesa media 1.099 contro i 1.034 del 2023.
Numeri che parlano di una ‘stangatina’ o addirittura un miglioramento, ma in netto contrasto con le testimonianze dei cittadini: «Le ultime bollette sono costate uno sproposito – afferma Angela Alessi — Mi pare che siamo giunti a quel punto in cui le decisioni della politica arrivano a incidere davvero nel vissuto di tutti, io personalmente non nascondo che ho un certo timore a pensare alle prossime spese».
Ma tra i cittadini c’è anche chi, colpito dagli aumenti, non li collega solamente alla situazione geopolitica: «L’aumento del gas – sostiene Giuseppe Moncada – è il risultato di scelte a scapito dei consumatori: il prezzo del gas è legato alle fluttuazioni dei mercati finanziari, rispetto al quale e non è la prima volta che si verificano impennate del genere»
E le difficoltà generate dal mercato libero sono diverse: «Con il nuovo gestore mi sto trovando bene – dice Giulia Moretti – Però questa modalità mette in difficoltà l’utente che deve stare sempre attento e confrontare offerte e tariffe dei vari gestori. Forse è una modalità per dare solo l’illusione di risparmio come avviene per il mondo della telefonia?»
Se i dati del passato sembrano incoraggianti, in attesa di registrare l’impatto dei recenti aumenti sui prossimi mesi, la percezione generale tra le persone è quella di una vita quotidiana in cui, complice anche l’inflazione, «aumenta tutto tranne che stipendi e pensioni – come sintetizza con un sorriso amaro Giorgio Ferrari – Io faccio poco testo perché sono da solo e consumo poco. Però anche in quel poco si prendono delle accortezze e quest’anno ho attaccato la stufetta elettrica in bagno per risparmiare qualcosa sul riscaldamento. In ogni caso cerco di passare tanto tempo fuori casa, andando a riscaldarmi in qualche osteria o con una partita a bocce».
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