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L'ALLARME

Caro gas: «Così è a rischio la nostra sopravvivenza»

Dopo l’allarme dell’industria e delle piccole e medie imprese, ecco l’allerta del commercio. Badioni: «Gli aumenti una minaccia concreta per il terziario, mazzata per la ristorazione»

Mauro Cabrini

Email:

mcabrini@laprovinciacr.it

15 Gennaio 2025 - 12:38

Caro gas: «Così è a rischio la nostra sopravvivenza»

CREMONA - L’allarme dell’industria: forte e chiaro. L’allerta delle piccole e medie imprese: preciso. E adesso anche i timori montanti del commercio. Lo stimato aumento di gas ed energia, e per diretta conseguenza del costo di gestione delle attività, preoccupa Confcommercio, che non a caso ha lanciato l’alert a livello nazionale riferendo senza mezzi termini di «rischio sopravvivenza» di molte imprese locali.


«La crescita esponenziale dei costi energetici rappresenta una minaccia concreta per il tessuto economico, già colpito da un contesto globale incerto. Un impatto devastante per le nostre piccole imprese, costrette a fronteggire aumenti insostenibili — dichiara Andrea Badioni, presidente di Confcommercio Provincia di Cremona –. Dal 2019 ad oggi, la spesa media per l’energia è cresciuta del 35%, ma per alcune categorie specifiche, come il settore della ristorazione e della logistica, l’incremento è stato ancora più significativo. Questo non è più solo un campanello d’allarme: siamo di fronte a una vera e propria emergenza che rischia di compromettere la nostra sopravvivenza». Badioni sottolinea come i rincari derivino da una combinazione di fattori geopolitici, speculazioni finanziarie e ritardi infrastrutturali, tra cui la piena operatività dei rigassificatori italiani prevista solo dal 2026.

Andrea Badioni


«La dipendenza energetica da fonti esterne ci rende vulnerabili e limita le possibilità di intervento immediato. Tuttavia, questo non può essere una scusa per l’inazione. E per questo ci uniamo all’appello lanciato a livello nazionale da Confcommercio Imprese per l’Italia, chiedendo interventi urgenti da parte delle istituzioni sia europee che nazionali. Servono misure strutturali e immediate. Il tetto al prezzo del gas, gli incentivi per l’efficienza energetica e il sostegno diretto alle imprese devono diventare priorità assolute nell’agenda politica. È essenziale inoltre accelerare gli investimenti in energie rinnovabili e diversificare le fonti di approvvigionamento per ridurre la nostra dipendenza dall’estero».


Confcommercio Provincia di Cremona ritiene che sostenibilità ambientale, competitività economica e sicurezza degli approvvigionamenti debbano essere affrontati con una visione strategica che tenga conto delle esigenze di imprese e consumatori. «Il nostro obiettivo – conclude Badioni – è garantire un futuro stabile per le attività produttive e per il benessere delle famiglie del nostro territorio. Senza un’azione decisa, il rischio è di veder aumentare il numero di chiusure e la perdita di posti di lavoro, con gravi ripercussioni sociali ed economiche».


A livello provinciale, Confcommercio Provincia di Cremona è da sempre a fianco delle imprese attraverso consulenze mirate su efficienza energetica, accesso agli incentivi e gestione dei costi. «Anche nei momenti più difficili – conclude Badioni – Confcommercio vuole essere al fianco degli imprenditori, offrendo supporto concreto e rappresentando le loro istanze presso le istituzioni».

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